Steve Jobs va a ruba. In libreria

Tempo di bilanci, anche per l’editoria. In vetta alle classifiche, molti si aspetterebbero nomi classici come Stephen King o Fabio Volo, ma quest’anno è stato un uomo in particolare a lasciare un segno nella storia e anche nel mercato del libro: Steve Jobs. Amazon ha comunicato infatti che la biografia del padre del marchio Apple, curata da Walter Isaacson. ex direttore del Time, ha raggiunto il primo posto tra i libri più venduti del 2011.
Il grande successo del best seller, dato anche dalla concomitanza con la triste morte di Steve, è un grande omaggio al padre dell’iPhone, un uomo che ha rivoluzionato le moderne tecnologie. L’autore, che ha iniziato il lavoro nel 2009, è riuscito a costruire una biografia di più di 656 pagine dopo circa 40 incontri, in cui ha potuto conoscere Steve così bene, da poter comporre una biografia non dedicata solamente alla storia di Macintosh, ma anche ai suoi aspetti più intimi e delicati. L’opera di Walter Isaacson contiene infatti molti temi molto privati della vita di Steve, come i  rapporti di lavoro e la triste convivenza con la malattia. I molti che si aspettavano verità e particolari sconvolgenti sono stati delusi, probabilmente perché per un uomo che ha cambiato letteralmente la storia, e ha mostrato la passione necessaria nel lavoro, sono gli aspetti positivi che devono rimanere nella memoria, e questo lavoro ha cercato di fare proprio questo. L’unica e la più importante verità di ricordare è quella che Steve ha gridato a gran voce: “Stay hungry, stay foolish”.

Ilaria Forastieri

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