La street art di PAO

Paolo Bordino, classe 1979, conosciuto con il soprannome di PAO, diventa celebre e al tempo stesso provocatore agli inizi del nuovo millennio grazie a dei simpatici pinguini metropolitani, invasori delle strade di tutta Milano.
PAO, oltre ad essere uno dei migliori street artist nostrani, è un creativo a 360°, che fa della sua grande passione la sua ragione di vita.

Sentiamo un po’ cosa ci ha raccontato per voi lettori ‘Gilt addicted’!

F: Iniziamo da ciò che più di tutto ti contraddistingue: la tua firma e il tuo pseudonimo.

P: Quella di avere uno pseudonimo è una consuetudine del writing, l’arte di strada per eccellenza; quando iniziai l’intervento in strada capii subito dell’esigenza di avere un nome forte con cui firmare le mie opere. Il nome Pao si ricollega ad una mia esperienza di lavoro all’estero, a Londra: una mia collega, la classica mamma africana, non riuscendo a pronunciare il nome Paolo o Paul, iniziò a chiamarmi Pao. Mi piaceva quel nome, sembrava un po’ il mio nome africano, e decisi di tenerlo come pseudonimo; inoltre Pao sta anche per Pinguini Ad Oltranza, e ai tempi dipingevo i pinguini stradali. Pao è un nome tenero ma nello stesso tempo esplosivo, forte..mi piace!

F:  C’è stata però una coincidenza fortuita che ti ha aiutato a sviluppare un pensiero critico sull’arte e ad avvicinarti a questa professione..

P: Ebbene si, al servizio civile mi hanno assegnato all’ufficio di Franca Rame e Dario Fo; ho iniziato a lavorare al loro archivio e in teatro con loro. In archivio ho letto tantissimi documenti sulla loro vita e la loro carriera professionale: questa è stata la migliore scuola d’arte che potessi fare. Da loro ho imparato un certo tipo di approccio all’arte: vedere che un mostro sacro del teatro deve tutto in particolar modo al tantissimo lavoro, ti fa capire che sicuramente il talento è fondamentale, ma anche la costanza e l’impegno contano tanto! Il mio motto: meglio uno con poco talento e tanta perseveranza, che il contrario..

F: Hai esordito nei tuoi lavori da street artist con un personaggio particolare, il pinguino (definito in seguito “pinguino metropolitano”) che è diventato simbolo dei tuoi lavori e del tuo tratto. Com’è nata questa idea?

P: E’ arrivata da sola, per un’associazione di idee. Ho iniziato a disegnare di notte vicino casa; sono state le reazioni che mi hanno convinto a continuare. Le mie creazioni venivano apprezzate, era una sorta di atto magico perché trasformavo la città senza essere visto da nessuno. L’obiettivo iniziale era uscire sulla foto del giorno del Corriere, provocare. Preso dall’entusiasmo, ho iniziato a disegnare anche di giorno, prendendo diverse multe e denunce, che nel tempo mi hanno un po’ frenato.

F: Il pinguino è stato il tuo esordio..adesso?

Ho vissuto una crescita interiore e intrapreso un percorso che mi ha permesso di passare alla tela. Adesso trovo soddisfazione in questi nuovi lavori: dipingere per strada e dipingere su tela sono due arti diverse e hanno motivazioni diverse. L’arte di strada è un’arte estroversa e pubblica, si deve rivolgere ad un pubblico più ampio e ha un linguaggio universale, mentre dipingere su tela implica un’introversione e una ricerca maggiore. Questo passaggio mi è costato tanta fatica, non è stato immediato ma mi concede molte soddisfazioni! Il pinguino, il mio personaggio simbolo, non è più il solo e nei miei quadri si presenta sempre meno; sto prendendo un percorso che parte dallo stile underground, ma che si evolve nella pittura e nel disegno su tela.

F: Un artista di riferimento?

I lavori che faccio e la ricerca che sto continuando adesso possono essere identificati con il termine di arte dimensionale: tralasciare le figure piane per dedicarsi a quelle curve. Un’artista di riferimento che ho è Esher; la mia idea è che l’arte debba vedere oltre alle percezioni base e la mia ricerca si basa sul tentativo di superare la normale percezione umana.

F: E per concludere: progetti futuri?

Parteciperò ad una mostra collettiva che inaugurerà a Roma il 7 Luglio dal titolo ‘L’eredità di Keith Haring’, presso il Palazzo delle Esposizioni (7luglio / 11settembre). Tanti gli artisti che parteciperanno: Dem, Enfart, Frank Lucignolo, Gianzo, Halo Halo, Pasca, Stelleconfuse, Ufo5, Willow..e ci sarò anch’io!

Federica Rapa

Sito web di Pao: www.paopao.it

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