Auguri, Oliviero Toscani! E Palazzo Reale si veste di fotografie

Il maestro dello scatto compie ottant’anni e Milano gli dedica una mostra a Palazzo Reale: "Oliviero Toscani. Professione Fotografo" ti aspetta fino al 25 settembre 2022

di Camilla Mantovani

Fotografie, cartelloni e parole appiccicate ai muri di uno dei più prestigiosi spazi espositivi milanesi come fossero pubblicità per esterni. Ma anche copertine, video-interviste, magazine. Così, la mostra racconta la carriera di un uomo dallo sguardo geniale e provocatorio che ha influenzato costumi e discussioni. Oliviero Toscani. Professione fotografo è curata da Nicolas Ballario, promossa e realizzata dal Comune di Milano, Palazzo Reale, Artemisia Arte e Cultura. In questo articolo troverai spoiler quanto basta, perché, si sa, la pubblicità è l’anima del commercio.

©olivierotoscani

I come e dove della mostra

Con il corpo del Duomo alle spalle, ci dirigiamo all’ingresso di Palazzo Reale. Dov’è la mostra di Oliviero Toscani? Attraversato l’arco, appena dentro, sulla destra. A darci il benvenuto ci sono volti, «specchi dell’anima», poi un tunnel di porte sfocia in una linea del tempo che ripercorre le tappe della storia di Oliviero: dagli inizi con il padre, la scuola di Zurigo e le fotografie di Don Milani; passando per la Beat Generation e l’amicizia con Andy Warhol, le fotografie per riviste: Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation, e per una nuova moda con Fiorucci; fino alla collaborazione con Benetton e i temi sociali come anoressia, pena di morte, guerra, razzismo, HIV. E, com’è ovvio, i suoi sessant’anni di carriera non finiscono qui.

©olivierotoscani

Comunque, a spiegare la sua vita e i retroscena delle sue fotografie è proprio Oliviero nella seconda sala della mostra. Prendiamo posto tra le sedute, e puntiamo gli occhi verso un video-documentario realizzato da SkyArte: «Solo una persona stupida, imbecille può dire “Io sono un creativo”. Io, sono un situazionista» rivendica Oliviero. E per spiegarci cosa intende, racconta l’aneddoto del cambio-nome del noto marchio di abbigliamento in “United Colors of Benetton”. Durante gli scatti per una campagna che sceglieva modelli di diverse etnie, un passante ha esclamato «Wow, united colors!», e Oliviero ha subito pensato «È bellissimo». Ecco cosa significa per lui essere situazionista. Lui ha usato le situazioni, il successo, il mercato, l’arte del fotografare per dire la sua sugli orrori e le contraddizioni della società.

Dopo aver seguito l’intervista con fascino misto ammirazione, camminiamo tra i cartelloni della mostra con in testa la risata, l’ironia, lo spirito di Toscani.  In questa esposizione, tra l’altro, non ci sono sezioni, né ordine cronologico. «Non c’è logica. Più che in un’esposizione pare di entrare nella mente di Oliviero Toscani, in un flusso infinito di un uomo che ha cambiato la storia della fotografia». Le scelte del curatore della mostra, Nicolas Ballario, diventano scritte incollate ai muri grigio scuro. «Moda, pubblicità, cultura, editoria, nuovi media sono tutti strumenti che [Oliviero] ha utilizzato per parlare dei problemi del mondo. In queste sale troverete le sue immagini più iconiche e lavori meno conosciuti».

©olivierotoscani

Tra gli 800 scatti in mostra

  • Il famoso manifesto Jesus Jeans Chi mi ama mi segua, Bacio tra prete e suora del 1992, I Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007
  • Le immagini realizzate per la moda da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci
  • Decine di ritratti di personalità che hanno cambiato il mondo, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi
  • Il progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti

Come tutto ebbe inizio: le parole del sindaco di Milano

«Oliviero Toscani. Professione fotografo rende omaggio a un nostro concittadino, un artista dell’immagine che ha cambiato per sempre il mondo della comunicazione con campagne rivoluzionarie e indimenticabili. Questa mostra ripropone a Palazzo Reale il tributo realizzato il 28 febbraio scorso. Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, Milano s’era risvegliata con la meraviglia negli occhi grazie alle immagini di Oliviero Toscani che tappezzavano tutta la città». 

©olivierotoscani

Con queste parole, il sindaco di Milano Giuseppe Sala racconta l’omaggio della capitale meneghina al maestro dello scatto, durante il 28 febbraio scorso. In quel giorno, Oliviero ha compiuto 80 anni e la sua città natale gli ha dedicato una mostra a cielo aperto. “Oliviero Toscani 80”, infatti, aveva vestito Milano di centinaia di manifesti, mentre la casella e-mail di Studio Toscani si riempiva d’ora in ora di richieste d’accredito. Quell’evento, però, durava solo 24 ore. Adesso, invece, la mostra resta a Palazzo Reale fino al 29 settembre 2022.

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