La sfilata di Hermès per la prossima Primavera/Estate 2023 è rappresentata da una roccia di cristallo, tra le dune del deserto e sotto un cielo di stelle scintillanti su un tappeto color sabbia, il quale evoca un affascinante pianeta, mentre i colori si sprigionano nell’atmosfera.
La presentazione ha messo in risalto le tonalità della terra come il marrone, il rosso, il giallo, colori minimali e, da sempre, associati al marchio francese. Il mondo sobrio ma lussuoso messo in mostra da Nadège Vanhee-Cybulski si basa sui concetti di semplicità, femminilità e desiderabilità
La collezione accompagna suggestioni a suoni psichedelici e non manca il focus sull’arancione, colore identificativo della Maison, che viene riproposto su abiti drappeggiati, canottiere e gonne con rouches. Mentre il rosa, il corallo e il rosso sono spesso mescolati insieme, come se fossero cuciti nel deserto.
La collezione
La collezione accompagna suggestioni a suoni psichedelici e non manca il focus sull’arancione, colore identificativo della Maison, che viene riproposto su abiti drappeggiati, canottiere e gonne con rouches. Mentre il rosa, il corallo e il rosso sono spesso mescolati insieme, come se fossero veramente cuciti nel deserto.
La PE 2023 firmata Hermès, al limite tra lo sportivo e l’elegante, conferisce un’atmosfera di semplicità. Mentre i miniabiti in pelle scamosciata, beige e marrone hanno orli di pelle intrecciata. Le borse diventano veri e propri oggetti di design, rese tali dal colore e dai dettagli, come le piume, da portare a spalla o a mano e da indossare tono su tono.
Il brand
Lo storico brand francese ha assecondato la ricerca e l’innovazione di materiali di pregio, lavorando ogni anno con grande libertà di creazione. Ogni anno la gamma di colori, le forme e le combinazioni di materiali si arricchiscono e si rinnovano sempre di più nel rispetto dei valori della Maison, che crea oggetti belli, utili e che durano nel tempo. Queste sono le caratteristiche che da sempre rendono il marchio francese tra i più apprezzati nel mondo.
