Etro rilancia le sue origini con la P/E 2018

C’era una volta Kean Etro e il suo affascinante mondo del tessile. Verrebbe da raccontarla così la nuova collezione Primavera/Estate 2018 di Etro presentata in quest’ultima Milano Fashion Week; sembra quasi una favola asiatica, invece non è altro che l’ispirazione a quella che fu l’intensa vita del suo Fondatore.

Gli anni ’60, i viaggi spirituali, le divinità e gli oggetti sacri prendono vita in questa linea che omaggia la tipica iconografia indiana del misticismo, dei simboli esoterici. Vacche sacre, elefanti, tarocchi diventano dunque motivi paisley che si mescolano ai classici di Etro per dar vita ad emozioni gioiose, rasserenanti e carismatiche.

Tutto ha un senso, un richiamo, un filo logico che conduce ad ogni dettaglio particolare della cultura indiana, da sempre misteriosa ed estremamente fascinosa. Tecnicamente, nessun pezzo tradisce l’immagine del brand anzi, il lino stampato, la lana grezza, i pantaloni stropicciati, sono il chiaro segnale di un ritorno alle origini di Etro, che risalgono appunto agli anni ’60.

Ogni capo possiede dietro di sé una storia determinata dai ricami, dalle decorazioni miste a colori, perline, lavorazioni di collage. Non manca inoltre l’eleganza dell’uomo, espressa con i pantaloni da sera in stile smoking di ispirazione vittoriana, e per i più casual, i pantaloni in taglio ampio. E poi, t-shirt, sciarpe, espadrillas con inserti in pelle, tutti dettagli che impreziosiscono la collezione e contribuiscono a rendere Etro distintivo ed equiparabile come sempre.

di Chiara Marrapodi

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