Dsquared2 celebra in passerella il “manga punk”

Disquared Men FW 2016-2017

Dsquared2, frutto della mente creativa dei gemelli canadesi Dan e Dean Caten, è fra i brand più originali e graffianti del panorama della moda internazionale. Per la stagione Autunno/Inverno 2016-17 ha realizzato un inedito e sorprendente mix & match: Gran Bretagna & Giappone.

L’unione di queste due culture è stato il risultato di meravigliose creazioni che rispecchiano perfettamente il DNA del marchio. La collezione Dsquared2 esalta volumi e forme mediante l’uso del denim, della pelle e della grafica.

Gli abiti, raffinati e particolari, sono ricchissimi di dettagli, colori e contrasti: il nero e il denim predominano l’intera linea, ma sdrammatizzati da borchie verdi e rosa fluo, che ricordano i tasti del computer, e dal colore bianco, utilizzato per iconici disegni floreali giapponesi e per ricami tridimensionali di fiori in perline su T-shirt in popeline, bomber e pantaloni in stile bondage. Patch e toppe, inoltre, sono utilizzati per rendere ancor più glamour i jeans ampi. Le camicie e le felpe in raso nero sono ispirate ai guerrieri ninja e le giacche a vento sono caratterizzate da applicazioni di ideogrammi giapponesi.

Altra particolarità della collezione è l’utilizzo dei kilt sui pantaloni larghi e sui jeans, per donare un effetto grafico al look. Uno di questi è in grisaglia con maniche in stampa scozzese e ricorda una camicia annodata. I kilt sono in denim, in tartan o in versione in seta e lana, e cadono alle ginocchia o alle caviglie, ricordando in questo modo i guerrieri giapponesi e le tuniche clericali. Sotto il kilt? Vistosi stivali con lacci da trekking!

La cultura manga influenza inoltre le stampe esclusive applicate su parka in raso, giacche di jeans ed accessori, come i grandi zaini.

Una collezione dal design esclusivo e originale, che segna la storia di un brand che in sé è un mix tra ironia canadese, sartorialità italiana ed estrema cura dei dettagli. Dsquared2 crea capi che fondono moda, arte e cultura, rappresentando un chiaro esempio di innovazione.

di Flavia Liviero

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