Gli organi sessuali maschili

Quando si parla di sessuologia, se si vuole andare un po’ più sullo specifico, sarebbe molto utile conoscere un po’di anatomia. Certo, tutti sappiamo, o abbiamo saputo fin da bambini piccoli quali erano le differenze tra un maschietto e una femminuccia….ma non è altrettanto scontato che conosciamo tutti i termini tecnici per indicare correttamente i vari organi. Se poi questi organi vogliamo usarli, e usarli al meglio, sarebbe bene conoscere come sono formati, non solo esternamente, ma anche internamente, e la funzione più particolareggiata delle loro varie parti.

E questo vale in particolar modo per l’apparato genitale femminile che è stato in questi ultimi anni fonte di tante nuove ricerche e preziose informazioni. Un po’ di anatomia, quindi, può essere utile per capire meglio di cosa si parla quando si trattano argomenti sessuali e per avere le idee molto più chiare di come siamo fatti noi e di come sono fatti i nostri partner.
Cominciamo dai genitali maschili, che sono quelli già conosciuti e studiati nel tempo, e arriveremo poi ai femminili, che ci serberanno invece sicuramente delle sorprese….
 

Il pene
Il pene, a riposo, ha una dimensione circa 8-9 cm., ma le variazioni individuali possono essere tante e tutte valide, anche perché, in molti soggetti, l’allungamento al momento dell’erezione (che generalmente porta a raddoppiare le dimensioni) può essere molto più evidente che in altri e possono venir colmate quelle che potevano sembrare differenze disperanti.
Il pene serve sia all’apparato urinario che a quello riproduttivo. Quando è in erezione non è possibile il passaggio dell’urina (ma se si hanno più rapporti di seguito e si ha bisogno di evitare in quel momento una gravidanza, è importante ripulire il canale, in cui può essere rimasto un po’ di liquido seminale, andando ad urinare).                                                                 Il pene è formato da tre corpi cavernosi, che compongono il tessuto erettile, ovvero quel tessuto spugnoso che, al momento dell’erezione, si riempie di sangue dando la caratteristica rigidità. I corpi cavernosi sono come le tre parti che compongono una banana e che si possono vedere quando è molto matura (tanto per capirsi).
Questo tessuto si espande all’estremità per andare a formare il glande, ovvero la punta del pene, che, insieme al frenulo è la zona più sensibile di tutto l’apparato. La stimolazione del glande e della parte del glande in cui si trova l’attaccatura del frenulo è la parte del pene che, quando stimolata, produce più facilmente l’erezione. Il glande è normalmente ricoperto dal prepuzio, una estensione di pelle che nei bambini è molto chiusa, proprio per impedire le infezioni e un eccessivo contatto con l’esterno e che costituisce quella che vien chiamata la ‘verginità maschile’. Il prepuzio, infatti, alla nascita è attaccato al glande, e resta così serrato perché c’è il frenulo (quello che familiarmente viene chiamato ‘filetto’), che è costituito da una briglia di pelle che lo tiene fermo. Dopo i primi rapporti, o le prime manovre di tipo sessuale, il frenulo diventa molto più elastico e permette lo scivolamento del prepuzio sul glande. Alcuni bambini nascono con il frenulo molto corto e quindi, sia per evitare infiammazioni, sia per motivi igienici, il frenulo può venir tagliato con un piccolo intervento. Anche la pelle del prepuzio può essere tagliata via per motivi igienici o religiosi e questa operazione viene detta ‘circoncisione’.

Durante l’atto sessuale il prepuzio scorre sul glande lasciandolo scoperto. Tra il glande e il corpo del pene si trova una scanalatura che si chiama ‘solco coronarico’. Attraverso tutta la lunghezza del pene passa l’uretra, che è il canale in cui scorrono sia l’urina che lo sperma, anche se, come abbiamo detto, solo alternativamente.
Quando il pene viene eccitato sessualmente aumenta il flusso sanguigno che va a riempire i corpi cavernosi dando l’erezione, ovvero aumentando, anche in modo molto rapido, sia la rigidità del pene, sia le sue dimensioni. Un pene in erezione, infatti, generalmente aumenta di 2/3, ½ la misura del suo volume.

 

Lo scroto
Lo scroto è una sacca cutanea che è posta sotto la radice del pene, contiene i testicoli ed è divisa da un setto fibroso e circondata da delle fibre di muscoli lisci, dette ‘dartos’, che si contraggono col freddo, con l’esercizio fisico o durante l’eccitazione sessuale. Quando questi muscoli sono contratti lo scroto diminuisce le sue dimensioni e la pelle si raggrinzisce.
I testicoli
I testicoli sono organi di forma ovoidale (da qui il nome popolare di ‘palle’, ‘ciliegie’, ecc delle diverse culture) all’interno dei quali si formano gli spermatozoi e gli ormoni maschili (testosterone e androgeni). Quello di sinistra si trova generalmente un po’ più in basso di quello di destra. I testicoli scendono nella sacca scrotale poco prima della nascita (i bimbi prematuri infatti possono averne uno o tutti e due ‘ritenuti’ e si deve aspettare che scendano spontaneamente o rimetterli al loro posto con una stimolazione ormonale o con un piccolo intervento chirurgico).
I testicoli hanno bisogno di una temperatura inferiore, di due o tre gradi, rispetto al resto del corpo, in modo che lo sperma possa svilupparsi normalmente, ed è questo il motivo per cui si trovano all’esterno (avrebbero anche bisogno di non essere costretti, come nei jeans, e di non subire troppi traumatismi e vibrazioni, come sulle moto). Sono avvolti da una sacca, che è formata dai quattro strati della parete addominale, che è scesa insieme a loro dentro la sacca scrotale, e sono per metà circondati da due canali, l’epididimo e il deferente che trasportano gli spermatozoi, che hanno prodotto, nelle vescicole seminali, che si trovano nella pelvi, ovvero nella parte inferiore dell’addome, dove rimangono in attesa di essere secreti, immersi nel liquido prostatico, al momento dell’eiaculazione.

 

La prostata
La prostata è la ghiandola che produce la parte liquida dello sperma, ha la forma di una castagna ed é contenuta in una capsula fibrosa che si trova sotto il collo della vescica urinaria. E’ attraversata centralmente dall’uretra, per cui, se si ingrossa o, invecchiando, perde elasticità e il passaggio dell’urina e del liquido spermatico diventano difficoltosi (questo avviene di solito da i 50-60 anni in su).

 

di (M.Z)

 

 

 

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