LE RICETTE – Crostata cioccolato e arancia agli amaretti

La pianta del cacao ha origini antichissime e, secondo precise ricerche botaniche si presume che fosse presente più di 6000 anni fa nel Rio delle Amazzoni. Un’ antica leggenda maya narra che il dio Azteco Quetzalcàtl donò ai mortali il seme del cacao per farne una bevanda amara, energetica e afrodisiaca, e in questo popolo il cioccolato veniva chiamato kakaw uhanal, ovvero “cibo degli Dei“, infatti il suo consumo era riservato solo ad alcune classi della popolazione. Un’altra leggenda, questa volta azteca, dice che in tempi remoti una principessa fu lasciata, dal suo sposo partito in guerra, a guardia di un immenso tesoro; quando arrivarono i nemici la principessa si rifiutò di rivelare il nascondiglio di tale tesoro e fu per questo uccisa. Dal suo sangue nacque la pianta del cacao, i cui semi sono così amari come la sofferenza, ma allo stesso tempo forti ed eccitanti come le virtù di quella ragazza. Oggi alcuni studi dimostrano come l’assunzione di cioccolato stimoli il rilascio di endorfine, in grado di aumentare il buon umore. In questa ricetta l’avvolgente calore del cioccolato fondente abbraccia l’acidula freschezza dell’arancia e le note amarognole dell’amaretto.

Ingredienti:

• 100 g farina

• 100 g farina di riso

• 100 g burro

• 100 g zucchero

• 100 g panna

• 2 uova

• una punta di lievito

• un pizzico di sale

• 100 g cioccolato fondente

• zest di arancia

• 10 amaretti

Preparazione:
Impastare la farina di riso, la farina, il burro, lo zucchero, un uovo, il lievito e il sale e stendere su una taglia.
Coprire l’impasto posto sulla teglia con un foglio di alluminio e infornare a 200° per 20 minuti.
Sciogliere a bagno maria il cioccolato ed unire lo zest dell’arancia.
Togliere il cioccolato dal fuoco ed unire il tuorlo dell’uovo, la panna e l’albume montato a neve.
Versare il composto così ottenuto sull’impasto della crostata precedentemente cotto.
Sbriciolare gli amaretti e disporli a pioggia sull’impasto al cioccolato. Infornare il tutto per altri 15 minuti.
E…buon appetito!

Elisa Preatoni

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