El Porteño Prohibido: Buenos Aires a portata di mano

Ristorante El porteno

El Porteño triplica: “Prohibido” è la nuova avventura del trio di Dorrego Company

Una storia di passioni. Un El Porteño irriverente quello voluto dalla Dorrego Company. Gli imprenditori Alejandro y Sebastian Bernardez, con il socio italiano Fabio Acampora, sono le menti creative che dal ’95 realizzano format di successo nel business dell’entertainment. La loro ultima intuizione ha generato un terzo locale della famiglia Porteño, che va ad aggiungersi al primo, sorto nel 2010 nei pressi della Darsena milanese, e al fratello gemello El Porteño Arena, inaugurato nel vicino 2014.

La location caliente

Un spazio da scoprire, nascosto all’interno di un cortile in Via Macedonio Melloni 9 a Milano. Un locale ampio che conserva il fascino seducente di Buenos Aires, riprodotto in modo minuzioso ma per nulla artefatto: gran parte degli arredi infatti, dai tendaggi agli imponenti lampadari, insieme all’intera pavimentazione, proviene direttamente dall’Argentina. Le luci calde conducono al Cocktail Bar, bancone imponente disponibile anche per aperitivi esclusivi. La vasta sala, centro nevralgico del locale, gode di una vista privilegiata sul palco, luogo dove l’incanto prende vita. Una cucina a vista che, tra entraña e tomahawk, elabora portate all’altezza della sua fama. Tre tasting menu sono invece proposti per le serate scandite dal ritmo latino, sempre focalizzati sui tagli di carne argentina più pregiati.

Live performances

Con le prime luci della notte, ogni venerdì e sabato, El Porteño Prohibido si trasforma nella prima Casa de Tango in Europa, in grado di coniugare la tradizione enogastronomica latinoamericana con l’autenticità del tango; danza sensuale, vitale, nonché identificativa di una società. Il progetto artistico segue l’occhio vigile del coreografo e ballerino professionista Miguel Angel Zotto, che ogni tre mesi porterà in scena spettacoli inediti, riproducendo così destini, amori, città che sono l’anima del Tango Argentino, dichiarato dall’Unesco Patrimonio Intangibile dell’Umanità nel 2009. A dare voce e corpo alle esibizioni dal vivo saranno ballerini affermati che, insieme all’orchestra accompagnata da una solista, costituiranno il fulcro della serata.

 

di Margherita Tamburini

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