The New Generation Festival: la grande musica per tutte le età

All great music is great music”. La grande musica è sempre grande musica. È questo il motto di The New Generation Festival, l’evento internazionale di opera, teatro e generi musicali che sovverte (in meglio) tutti gli stereotipi sui festival di musica classica. Dal 28 al 31 agosto il Giardino Corsini di Firenze sarà infatti trasformato in un mondo parallelo fatto di arte, passione, talento e tanta, tanta musica. Il tutto voluto da un’organizzazione rigorosamente under 35.

La nuova era dei festival classici

Perché i giovani non amano la musica classica? Se ci pensiamo, i ritmi e la spettacolarità di Lady Gaga non sono differenti da come erano percepiti quelli di Mozart o Beethoven ai loro tempi!” È così che Roger Granville, produttore di The New Generation Festival, introduce la volontà dell’evento fiorentino di sfatare il mito della musica classica adatta solo ad un pubblico attempato. E continua con una limpida dichiarazione d’intenti: “Noi pensiamo che i giovani debbano essere introdotti al piacere di questa musica in un modo eccitante ed entusiasmante. Vogliamo creare l’effetto ‘wow, ma tutto questo è incredibile!’”. 

L’effetto descritto da Granville non tarda ad arrivare quando ci si trova di fronte al programma della terza edizione del festival: un viaggio musicale eclettico che va da Mozart al blues, da Beethoven allo swing, veleggiando fra le strade del jazz di Harlem e approdando addirittura ad un iper-contemporaneo dj set.

Questo festival nasce per abbattere le barriere fra i generi musicali, ma allo stesso tempo omaggiarli nelle loro forme più alte” spiega Maximilian Fane, direttore artistico del Festival e suo co-fondatore insieme a Granville e al produttore teatrale Frankie Parham. Con alle spalle rispettivamente la direzione artistica di Andermatt Music (Fane), la produzione di tournee internazionali per il Globe Theatre (Granville) e la produzione di spettacoli teatrali per il Fringe Festival di Edimburgo (Parham), nessuno si aspetterebbe che i fondatori di NGF non raggiungano in tre i 90 anni di età. E che questo sorprenda è un ulteriore motivo per dare il via alla nuova era della musica classica. Anche se la rivoluzione è già partita: più del 50% degli spettatori dell’edizione 2019 del Festival saranno sotto i 35 anni di età.

Il programma di The New Generation Festival

Ad aprire le danze – letteralmente – la sera del 28 agosto saranno Le Nozze di Figaro di W. A. Mozart, dirette dal maestro Jonathan Santagada e ripensate per l’occasione dalla regista Victoria Stevens (anche lei giovanissima) in un’ambientazione anni ’30. Ecco allora che il Conte si trasforma in un regista cinematografico, mentre Figaro diventa direttore della fotografia e Rosina la protagonista femminile di un film girato dalla fantomatica Almaviva Pictures.

Già dalla prima sera il programma principale sarà seguito dal late night programme, che mercoledì vedrà esibirsi Sam Jewison e la sua jazz & swing band, perfetto contraltare alle Nozze rivisitate.

Il 29 agosto salirà sul palco il pianista di fama internazionale Giuseppe Guarrera con un programma che andrà da Elgar a Beethoven e fino a Schumann, il tutto diretto da Maximilian Fane e supportato dal Quartetto Werther insieme ai giovani talenti di Musica con le Ali e della New Generation Festival 2019 Summer School.

Dalle 23 circa l’intero festival si sposterà invece presso la Chiesa di Ognissanti per una sessione di improvvisazione aperta a tutta la popolazione fiorentina. Un vero e proprio omaggio degli organizzatori a Firenze, la città che ha visto crescere e prosperare il Festival.

Il 30 agosto i ritmi si faranno più frenetici: sarà la volta dell’anteprima mondiale di ‘From Blues to Bepop’: The Spirit of Harlem, viaggio nella storia della musica popolare che ha cambiato l’America. Star internazionali del jazz come Dominick Farinacci e Shenel Johns si esibiranno con la Catskill Jazz Factory, mentre l’Orchestra Senzaspine di Bologna suonerà un tributo sinfonico composto appositamente da Steven Feifke.

Sabato 31 agosto il gran finale vedrà di nuovo in scena Le Nozze di Figaro, seguite da balli swing con una jazz band di 10 elementi e da un dj set che condurrà la festa fino a tarda notte.

Un evento immersivo con partner d’eccellenza

Oltre che sul talento e sulla passione dei suoi interpreti, The New Generation Festival può contare su di un protagonista “meta-fisico”: il Giardino Corsini, il seicentesco spazio verde che per l’occasione accoglie un palco di 20 metri e gradinate dallo sviluppo verticale che ospitano più di 400 spettatori.

A fare gli onori di casa è la principessa Giorgiana Corsini, sostenitrice del Festival sin dagli esordi e che ha dato carta bianca agli organizzatori per l’utilizzo del Giardino e della Limonaia. Arrivando a vederlo trasformarsi in uno spazio di performance a 360 gradi, fra installazioni luminose e food truck (è prevista una pausa pic-nic negli intervalli del programma), con più di 7 chilometri di cavi stesi dagli esperti del suono della K-Array ed Exhibo per ottenere un’acustica degna delle migliori opera house.

Se lo spazio deve avvolgere gli spettatori, la scena li deve rapire: ogni spettacolo sarà infatti accompagnato da elementi multimediali per renderlo ancora più avvincente e comprensibile, come i sopratitoli durante l’opera. A dare vita ai personaggi saranno poi i costumi della sartoria Tirelli e della Maison Pompei, la quale ha fornito le calzature storicamente accurate. Moonlight Labyrinth è invece il nome della capsule collection realizzata appositamente per NGF da Alberta Florence. Giulia Mondolfi, designer dell’atelier fiorentino, si è infatti ispirata a Le Nozze di Figaro per creare dieci abiti da sera in sete pregiate che omaggiano la magia della luna e che comporranno un’installazione all’interno del Giardino. Alberta Florence porterà inoltre al Festival anche la sua prima collezione uomo, con protagonista il kimono blazer reinterpretato come giacca da smoking.

A completare questo viaggio sensoriale ci sarà Nugolo, il ristorante dalla conduzione under 35 creato da Nerina Martinelli e guidato dalla chef Ambra Papa, che aprirà ufficialmente in via della Mattonaia a Sant’Ambrogio subito dopo il festival.

 

di Martina Faralli

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