Suburbicon: le apparenze spesso ingannano

Sarà nelle sale italiane da mercoledì 6 dicembre Suburbicon; sceneggiatura dei fratelli Coen, il regista del film è George Clooney, che dirige l’amico Matt Damon insieme a Julianne Moore.

I due attori sono i protagonisti di una commedia nera, in cui interpretano una coppia abitanti di una serena e all’apparenza perfetta comunità californiana degli anni Cinquanta. Damon è Gardner Lodge, un cittadino bello e ordinato come la propria casa, dove conduce una tranquilla vita insieme alla sua famiglia.

Questa, però, viene sconvolta da una feroce violazione di domicilio. Le indagini procedono lente e quindi Gardner decide di farsi giustizia da solo, mostrando un lato nascosto di sé e delle persone che lo circondano: la comunità non è più vista sotto il falso filtro della perfezione, degna di una cartolina, ma si rivela per la sua vera natura, vile e infelice nella sua aridità d’animo.

La sceneggiatura di Ethan e Joel Coen risale addirittura al 1986; trent’anni dopo, il film viene presentato in concorso al 74esimo Festival di Venezia e appare cucito ad hoc per i tempi che l’America sta vivendo: è il governo Trump che viene aspramente attaccato e condannato attraverso la visione di un spaccato di comunità “pulita e gentile”, che in realtà nasconde solo intolleranza.

Il pubblico potrà così osservare il lento movimento di un sipario che si apre e svela gradualmente la scena nella sua totale crudeltà.

di Maria Giulia Gatti

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