“Se Dio vuole”, la commedia degli opposti al cinema

“Se Dio vuole”, è l’esordio alla regia di Edoardo Falcone, già sceneggiatore di celebri commedie quali: “ Ti ricordi di me?”, “Confusi e felici” e “Nessuno mi può giudicare”. Falcone si affaccia alla regia raccontando la storia di Tommaso (Marco Giallini), affermato cardiochirurgo che affronta la vita con estrema razionalità e freddezza. Tommaso ha due figli, Bianca, una ragazza vuota e senza stimoli, e Andrea, ragazzo brillante che sogna di emulare il padre. La famiglia di Tommaso incarna la falsità e la prigionia della gabbia dorata in cui loro stessi si sono rinchiusi, ma il loro equilibrio viene sconvolto dalla decisione del giovane Andrea di farsi prete, ispirato da Don Pietro (Alessandro Gassmann). Tommaso, razionale e anticlericale, vede  sfumare  le sue certezze sul futuro del figlio e cerca di conoscere Don Pietro,  prete moderno e irriverente, che ritiene la causa della scelta di Andrea. “Questo film nasce dal desiderio di costruire una satira dei tempi che viviamo”, dalle parole del regista si evince che il tema portante, il conflitto tra fede e scienza, viene incarnato da  due personaggi, Tommaso e Don Pietro, così antitetici da finire con l’assomigliarsi. Il giovane Andrea sembra invece rappresentare la gioventù contemporanea, sempre in bilico tra la dualità dell’accettazione familiare e la volontà di assecondare i  propri sogni. Il regista  riesce comunque ad affrontare questo tema con la leggerezza di una commedia, lontana dai moralismi e dai giudizi, e il cui finale non  è scontato, come del resto non  lo è la vita. Nota molto interessante sono infine le musiche di Carlo Virzì, che riescono ad intersecarsi piacevolmente  con l’intreccio narrativo.

Di Vittoria De Marco

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