Milano Design Film Festival ‘17: il rapporto tra Cinema e Architettura

Si terrà dal 19 al 25 ottobre 2017 presso l’Anteo SpazioCinema, il multisala avvolto nelle braccia di Brera, la prossima edizione del Milano Design Film Festival, conosciuto dagli esperti del settore anche come MDFF: un’esplosione di contenuti video-digitali che viaggiano dalle pellicole cult dei grandi maestri del cinema a quelle degli esordienti. Portavoci dell’evento, le due fondatrici del Festival, l’architetto ed interior designer Antonella Dedini e la giornalista e critica del design Silvia Robertazzi.

L’idea è nata nel 2013 dalla MiCue Milano Design, di cui le due professioniste sono socie fondatrici, per promuovere ed implementare progetti inerenti ad architettura e design. Antonella e Silvia si propongono infatti al pubblico italiano ed internazionale con lo scopo di avvicinare due delle più complesse e nobili arti, il Cinema e l’Architettura, attraverso un percorso che coinvolge i grandi esperti in materia: architetti, designer, registi e critici cinematografici, senza però escludere studenti ambiziosi e cittadini curiosi di saperne di più sull’argomento.

Una piattaforma che unisce la storicità alla contemporaneità, mettendo in evidenza il cambiamento architettonico e culturale sia attraverso film di grandi autori che di esordienti. L’argomento centrale del Festival è quello di mostrare come l’innovazione riesca a passare attraverso la creatività, espressa sotto ogni forma, e come il tempo sia il protagonista indiscusso delle mutazioni: dai paesaggi agli edifici, dai materiali alle forme, dalla concezione del bello alla voglia costante di evoluzione.

Tutto ciò viene espresso attraverso una serie di pellicole che trattano temi quali il design, l’architettura, il city planning e la sostenibilità. La struttura dell’evento propone come punto di forza (e di differenziazione) i numerosi workshop curati da grandi professori e critici, che dando spazio ai giovani talenti riescono a far conoscere in maniera semplice ed esclusiva il mondo dell’Architettura.

I giovani, infatti, sono il primo passo verso un futuro imprenditoriale ed artistico, e l’apprendimento di discipline raffinate e spigolose come il Cinema e l’Architettura necessita di uno slancio diverso; per questo motivo, ogni anno vengono accolte le idee di film-maker esordienti e nuove proposte di pellicole inerenti ai temi trattati. Il tutto avvolto in un contesto unico e familiare, alla portata di tutti.

Il Milano Design Film Festival ha dunque realizzato numerosi incontri di discussione, che si terranno la mattina, come strumento di riflessione sul reale, e che andranno così ad approfondire i temi portanti delle pellicole proiettate nel corso del pomeriggio. Gli incontri si svolgeranno gratuitamente in sette pannelli differenti, ciascuno con il suo argomento specifico.

Un’attenzione particolare viene data inoltre ai grandi progettisti italiani, come Ettore Sottsass ed i fratelli Campana, per poi passare ai noti designer Jean Nouvel e Yoji Yamamoto, che nella pellicola autobiografica “Dressmaker” veste i panni di cittadino esploratore di Tokyo. Il Festival volge lo sguardo anche al passato, analizzando le opere e le vite dei grandi architetti dell’epoca: Le Corbusier, Gio Ponti, Carlo Mollino, Alvar Aalto e l’irlandese Eileen Gray, una donna capace di stupire il mondo grazia alla sua determinazione e creatività, la cui storia viene raccontata nel film “The price of desire” di Mary McGuckian.

Aspettando maggiori novità sui temi che verranno trattati in questa nuova edizione 2017, possiamo comunque affermare con certezza che il Milano Design Film Festival rappresenta una forte novità per il nostro contesto culturale, nonché una prospettiva per elaborare concetti architettonici in chiave differente, in un contesto prettamente professionale ma al tempo stesso familiare.

Gli organizzatori si propongono di realizzare un ambiente solido ed omogeneo, dove a spiccare sarà l’interazione sociale tra varie figure provenienti da contesti uguali e differenti, apportando a Milano un importante elemento di differenziazione rispetto alle grandi città europee. E’ quindi una grande nicchia aperta a nuovi incentivi e idee, che passo dopo passo riesce ad avvicinare professionisti, giovani e cittadini alla grandezza delle meraviglie che i grandi maestri di Architettura e Cinema ci hanno regalato.

Il legame che unisce l’architettura al cinema è un aspetto che poche volte è stato esaminato e messo in chiara luce; ad oggi possiamo comprenderne l’importanza e la particolarità in maniera concreta, scoprendo le storie di personaggi illustri che hanno segnato queste due arti, che rappresentano un passato in continua evoluzione.

di Rebecca Caprili

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