Dal 31 luglio al 30 agosto l’UniCredit Pavilion, il nuovo spazio di incontro polifunzionale di UniCredit sorto in Piazza Gae Aulenti, apre le sue porte e invita amanti dell’arte e neofiti curiosi alla mostra “Lo sguardo di…”.
L’esposizione ospita 78 opere provenienti dalla Collezione d’Arte di UniCredit, raccolta che comprende complessivamente 60.000 opere, da reperti antichi a capolavori dei grandi maestri moderni e del passato.
“Lo Sguardo di…” conduce i visitatori in un viaggio ideale attraverso i secoli e le diverse forme d’arte: dalla pittura dei maestri antichi come Tintoretto (attr.), Giovanni Baglione e Giuseppe Ruoppolo, agli scatti di Luigi Ghirri, Franco Fontana, Mimmo Jodice e Candida Höfer; dai grandi del ‘900 tra cui Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Felice Casorati, Antonio Donghi, Emil Nolde e Andy Warhol, alle nuove generazioni come Sissi, Claudia Losi e Nico Vascellari.
Questo percorso artistico è stato creato anche grazie a un centinaio fra i dipendenti UniCredit – inclusi alcuni Top Manager – che hanno messo le loro conoscenze e la loro passione in materia d’arte per creare le tappe di questo percorso fra opere di diverse epoche e tradizioni artistiche che riflettono l’identità europea di UniCredit.
Degna di nota è anche la location – firmata dall’architetto Michele De Lucchi – che fa da cornice all’evento. La struttura, di recente inaugurazione, si affaccia sui giardini di Porta Nuova e rappresenta un seme piantato per investire nel futuro. Dedicato alle persone e rivolto alla città e al sistema delle imprese. UniCredit Pavilion si sviluppa su tre livelli. Si parte dall’Auditorium, ubicato al pian terreno, e attraverso una scala elicoidale, ha accesso a “il corso dell’arte”, un sistema espositivo flessibile destinato a mostre temporanee. Al secondo livello si colloca l’area “Mini-Tree”, un asilo nido al servizio dei dipendenti, ma anche aperto alla comunità. Al terzo livello si trova la “Greenhouse”, location destinata a meeting ed eventi di business.
di Fabiana Althea Mazzariello
