L’introspezione di Sergio Cammariere

Un elegante ma, allo stesso tempo, stravagante viaggio introspettivo nel proprio “io” più profondo. Potrebbe essere riassunto così l’ultimo album del cantautore Sergio Cammariere, che con il suo ultimo cd dal titolo semplice, che evoca solo il suo nome, “Sergio Cammariere”, appunto, incanta ancora una volta il pubblico. Nato come compositore di colonne sonore di film e cortometraggi, con le sue melodie ha ipnotizzato il pubblico, tanto che del suo concerto del 2003 al Teatro Strehler di Milano è nato un Dvd. Vanta collaborazioni importanti con artisti come Gal Costa, Jorginho Gomez, Roberto Gatto ecc. Personaggio eclettico e attivo in diversi ambiti, Cammariere ha preso parte anche al progetto Comiche vagabonde, affiancando la gestualità di Charlie Chaplin con la musica del suo pianoforte. Bastano questi pochi elementi presentati a far capire l’alto livello di  questo compositore italiano. A marzo è uscito il nuovo cd che prende il suo nome, quasi a voler far capire al suo pubblico che si tratta di una composizione simbolo del suo “io” più profondo. Il suo nuovo album racchiude i diversi generi musicali che lo hanno accompagnato nella sua carriera: bossanova, jazz, blues, samba, musiche progressive e classiche. Due dei dodici brani sono interamente strumentali. Dedica il nuovo cd all’amico Pepi Morgia, regista che ha seguito moltissime tournée di svariati artisti della musica leggera italiana. L’uscita del disco viene anticipata da un singolo “Ogni cosa di me”, dove la sua voce calda e la musica jazz sensuale e raffinata ne assicurano il successo. Bisogna menzionare anche il video della canzone che si sviluppa tra sogno e realtà, totalmente in bianco e nero. Nel video insegue la sua amata donandole un fiore bianco, puro come il sentimento dell’amore.

Elena Prantera

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