Ligabue, la luce non si spegne

Il rocker emiliano Luciano Ligabue ritorna alla ribalta. E stavolta dalla Gran Bretagna. Con un nuovo tour, Sotto Bombardamento –Rock In 2012, la prima delle tappe estive, il 25 maggio a Londra alla Royal Albert Hall, ha già registrato sold out. Miniconcerto il suo: 5 luglio a Locarno, il 7 luglio a Civitale del Friuli, il 17 luglio al Teatro Antico di Taormina e il 20 luglio in piazza del Plebiscito a Napoli. Dalla sua prima traccia ufficiale Anime in plexiglas/Bar Mario, il Liga ha conquistato i suoi fan che non hanno mai smesso di fare delle sue canzoni la colonna sonora della loro vita.

Buon compleanno Elvis è stato l’album che lo ha consacrato come uno dei rocker più amati del panorama italiano con pezzi come Certe notti e Vivo, morto o X. Vanta collaborazioni con Luciano Pavarotti e Mick Jagger, l’ex Rolling Stones, esperienza che svela il suo legame indissolubile con musicisti rock in stile David Bowie, Lou Reed, artisti che l’hanno ispirato fin da quando ha iniziato a muovere i primi passi nella musica. Gratificato da premi importanti come la Targa Tenco, la sua carriera prosegue a razzo sia nella musica che nel cinema, con film come Radiofreccia e Da zero a dieci.

Attivo anche nell’ambito letterario, Ligabue scrive racconti, poesie e pubblica il suo primo romanzo nel 2004, La neve se ne frega, che riscuote un incredibile successo e viene presentato da scrittori del calibro di Alessandro Baricco. Impossibile descrivere con poche battute il percorso musicale di un artista come Ligabue, uomo dai valori genuini che nonostante il suo incredibile successo non ha mai smesso di vivere nel suo paese d’origine, Correggio, luogo di ispirazione delle sue canzoni più famose, di racconti delle serate al bar con gli amici e di amori che non si dimenticano. Rock ed emozioni forti, gli ingredienti principali del nuovo tour del Liga, Sotto Bombardamento –Rock In 2012, il cui nome chiassoso e prorompente ci riporta in mente un pezzo di una sua canzone, “C’è chi vince c’è chi perde, noi balliamo casomai, non avremo classe ma abbiamo gambe e fiato finché
vuoi”.

Elena Prantera

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