La storia di Salvatore Ferragamo diretta da Luca Guadagnino

Ferragamo

Salvatore – Shoemaker of dreams: Guadagnino presenta fuori concorso il documentario su Ferragamo a Venezia 77

Distribuito da Lucky Red, scritto da Dana Thomas e diretto da Luca Guadagnino, il documentario Salvatore – Shoemaker of dreams è dedicato a Salvatore Ferragamo, alla sua storia personale, artistica e lavorativa. La pellicola in 120 minuti attraversa oltre quarant’anni di vita dello stilista, partito da un piccolo paese dell’Irpinia come garzone di un calzolaio, per poi diventare il disegnatore delle scarpe delle grandi attrici hollywoodiane e, di conseguenza, di grandi produzioni cinematografiche. Il documentario rivela non solo quanto Ferragamo influì sulla moda della prima metà del Novecento, ma soprattutto quanto fu coraggioso nel ritornare in Italia dopo vari anni passati negli Stati Uniti, per aprire la sua sede a Firenze, città-scommessa su cui fondare il Made in Italy e farne capitale del manufatto pregevole e artigianale da contrapporre alla lavorazione di stampo industriale.

Le parole del regista

Durante l’anteprima mondiale del film, lo scorso sei settembre, Guadagnino ha dichiarato che, dopo aver letto l’autobiografia dello stilista, si mise in contatto con la famiglia, e che grazie a ques’ultima scoprì una quantità incredibile di materiale, tratto non solo dall’archivio Ferragamo stesso, ma anche da fonti esterne: film, scatti, interviste, bozzetti, calchi e testimonianze dirette. Lo stesso regista, sempre in conferenza stampa, rivela che “Il montaggio del film è stato molto complesso perché abbiamo raccolto molto materiale dagli archivi di Ferragamo. Era una sorta di camera delle meraviglie da scoprire e organizzare”.

Una storia narrata in prima persona attraverso la voce di Michael Stuhlbarg (già interprete protagonista de Chiamami col tuo nome). “Mi interessava mettere in luce l’incredibile processo creativo che stava dietro al lavoro di Ferragamo, che era un uomo ambizioso ma mosso principalmente dalla qualità e dall’etica della creazione. Se oggi fosse vivo sono sicuro che sosterrebbe un giovane talento, perché lui era per la trasmissione del sapere – continua Guadagnino – il mio rapporto con la moda è ancestrale e si è creato nel tempo entrando negli armadi di mia madre e di mia zia. Per me la moda significa forma e identità molto più che lusso e flash”.

L’intento di Guadagnino

Nella sua natura, Salvatore – Shoemaker of dreams raccoglie pagine emozionanti, dove il racconto di una famiglia, tra interviste e immagini di repertorio, si contrappone all’affermazione del divismo, in un viaggio che diventa monito a riscoprire i cambiamenti del costume in una lezione di storia della moda dove ritroviamo Greta Garbo e Audrey Hepburn, icone che calzarono l’eleganza di Ferragamo. L’universalità delle star, legandosi con la particolarità del manufatto, ribadisce una tensione in cui cinema e moda sono espressioni parallele di un viaggio dove coraggio e audacia rimangono elementi imprescindibili per resistere e lasciare il segno.

Il talento di Luca Guadagnino si conferma in questo fascinoso documentario, dove Martin Scorsese è il celebre testimone che fregia il racconto del cineasta italiano, sottolineando con la sua presenza l’omaggio ad un pioniere della moda. Guadagnino avvolge la vita esemplare del creatore di calzature attraverso pagine eleganti; il viaggio dall’Italia alla California, e poi di nuovo nel Belpaese, diviene un racconto storico romanzesco, con momenti di forte intensità emotiva.

 

di Emanuela Bruschi

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