La Carmen della Compagnia Aloysius: tra Bizet e il flamenco

Carmen

La Carmen della Compagnia Aloysius: un viaggio in Andalusia

Dopo il trionfo del 2012 al Teatro della Luna di Milano, torna Carmen, realizzata dalla Compagnia di Balletto Aloysius, per un’unica imperdibile data al Teatro Nuovo di Milano il 22 febbraio alle 20:45. La zingara più famosa della storia della musica torna in scena in una versione completamente inedita che mescola musiche, stili, culture e balli diversi in una contaminazione colorata ed esplosiva.

I 30 componenti del corpo di ballo, guidati dal coreografo Alberto Radice, saranno accompagnati nel secondo atto dal ritmo energico e lussureggiante delle chitarre, ma soprattutto da un gruppo di ballerini di flamenco e dalla Cantaora Rocio Parrilla. La suadente voce della grande Cantaora di Jerez della Frontera e l’incalzante ritmo del flamenco, permetteranno agli spettatori di compiere uno spettacolare viaggio nel cuore della cultura spagnola.

Proprio nella splendida Siviglia, cuore dell’Andalusia, è ambientata la storia della sigaraia Carmen, una donna passionale, sanguigna e pericolosa in bilico tra due uomini altrettanto passionali: il torero Escamillo e il sergente José, che accecato dalla gelosia la ucciderà con una pugnalata.

La Mia Carmen: un’esposizione nel foyer del Teatro Nuovo

Tratto dalla novella di P. Merimée e dall’opera del grande Bizet, questo spettacolo, frutto di una ricerca culturale e con una forte caratterizzazione dei personaggi, con il suo mix di influenze e ispirazioni, ha spinto la compagnia a sviluppare alcune iniziative riguardanti l’arte della danza, come ad esempio il contest La Mia Carmen, conclusosi lo scorso gennaio e dedicato alle scuole d’arte del territorio.

La Mia Carmen promuove la creazione di alcune opere ispirate alla danza, che verranno poi messe in esposizione nel foyer del Teatro Nuovo la sera dello spettacolo. L’obiettivo del progetto è di promuovere la danza come linguaggio universale di espressione artistica, capace di avvicinare enti formativi e studenti d’arte.

 

di Alessandra Baio

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