In another country – In un’altra vita (Paese)

 

L’icona del cinema transalpino degli ultimi decenni, Isabelle Huppert, torna al lavoro con Hong Sangsoo in una commedia vivace, divertente e maliziosa impregnata di sogno, in sala dal 22 agosto. In another country è una commedia che parte dalla fuga di una giovane donna, Wonju, e della madre dalla città di Mohang perchè soppresse dai debiti. Per sopperire alla noia la figlia decide di scrivere un cortometraggio che si inserisce all’interno della trama principale andando a creare un cortometraggio che prevede l’arrivo di tre donne straniere, tutte e tre di nome Anne (interpretate tutte da Isabelle Hupert), a Mohang in momenti diversi.

La storia inizia ad assumere una struttura mistica quando le tre donne in momenti diversi risiedono negli stessi luoghi, visitano gli stessi posti e conoscono le stesse persone, tra cui la figlia del proprietario dell’albergo e un misterioso bagnino che vaga irrequieto su e giù per la spiaggia.

Il film si compone di tre differenti atti che sono ben lontani dal costituire un semplice tutt’uno. Il primo racconta la storia di Anne, regista francese in vacanza, che fa una gita a Mohang insieme al regista coreano Jongsoo, incapace di mantenere il controllo ogni volta che beve, e la moglie Kumhee, incinta.

Il secondo atto ha al centro Anne, una donna francese sposata con un dirigente di società, che arriva a Mohang per vedere il regista coreano Munsoo, l’uomo che ama in gran segreto, ma che stringe poi una forte amicizia con il bagnino.

Il terzo e ultimo atto mette in scena le vicende di Anne, una ricca casalinga francese che, dopo aver recentemente divorziato dal marito a causa di una donna coreana, arriva a Mohang con un amico, maestro di folklore a Jeonju, e incontra Jongsoo e sua moglie (differente da quella vista precedentemente).

La commedia è stata presentata al Festival di Cannes nel 2012 ricevendo numerose critiche da parte di chi come Hitchcock sostiene che “Il cinema è la vita con le parti noiose tagliate”, banalità che invece Hong ci ripropone tutta senza neanche tralasciare una briciola.

 

(di Martina Ingallinera)

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