Il gioiello di Miuccia: Fondazione Prada Milano

Un maggio scoppiettante quello del 2015! Mettiamo almeno per un momento da parte l’Esposizione Universale a favore invece, dell’argomento caldo della settimana: l’apertura della Fondazione Prada a Milano presso l’ex distilleria di Largo Isarco. Sabato 9 maggio, il gioiello di Miuccia Prada, ha aperto le porte ad una ristretta cerchia di ospiti esclusivi come vips, celebrities e personalità istituzionali del mondo dell’arte, della cultura e dell’imprenditoria.
Alla presenza dei Presidenti della Fondazione, quali Miuccia Prada e il marito Paolo Bertelli, hanno preso parte alla cena inaugurale inoltre: il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’Amministratore delegato Expo 2015 Giuseppe Sala. Non sono mancati nemmeno i direttori e i curatori dei principali musei internazionali da Chris Dercon (Tate Modern), Glenn D. Lowry (MoMA), Bernard Blistène (Centre Pompidou) a Okwui Enwezor (La Biennale di Venezia).
19mila metri quadrati di arte contemporanea, sette edifici preesistenti sono stati recuperati (magazzini, laboratori, silos) e tre sono invece le strutture nuove: uno spazio espositivo per mostre temporanee, un cinema e una torre. Vecchio e nuovo, largo e stretto, aperto e chiuso, orizzontale e verticale si fondono nel grigio del vecchio intonaco industriale, nel nero, nel bianco, e poi l’oro della palazzina chiamata Haunted House, casa degli spiriti.
L’attenzione si sofferma sulla bizzarra e colorata parete dedicata al Bar Luce interamente concepita e arredata dal regista Wes Anderson: è la ricostruzione di un vecchio caffè milanese, pieno di riferimenti sia al neorealismo italiano che al cinema di Anderson stesso. Non mancano i flipper de “Le avventure acquatiche di Steve Zissou” e ovviamente il jukebox in tema.

La gamma cromatica di riferimento privilegia i colori pastello con sedie e tavoli retrò, in pendant con una tappezzeria che riprende le decorazione della galleria Vittorio Emanuele. “Un bar pensato e concepito per essere vissuto” rivela il regista americano, non tanto per una scenografia di un film, quanto per la sua stesura. “Il luogo perfetto per i miei pomeriggi non cinematografici!

Di Giovanna Riccomi

Lascia un commento

Your email address will not be published.