Golden Globes: trionfano Bohemian Rhapsody e Green Book

Golden Globes

È il primo appuntamento dell’anno dedicato al cinema e alla televisione, la cerimonia che apre la stagione dei premi cinematografici: sono i Golden Globes Awards, giunti alla 76° edizione e assegnati questa notte dalla Hollywood Foreign Press Association al Beverly Hilton Hotel di Los Angeles. Ecco tutte le categorie, i vincitori e le curiosità della prima festa hollywoodiana, attesissima dal grande pubblico.

Golden Globes 2019: i presentatori

I padroni di casa quest’anno? Una coppia frizzante e vincente, quella formata da Andy Samberg e Sandra Oh, che avevamo già visto insieme durante le premiazioni degli scorsi Emmy Awards. Lui celebre per gli sketch del Saturday Night Live e per il suo ruolo di Jake Peralta nella serie televisiva Brooklyn Nine-Nine. Lei conosciuta in tutto il mondo come Cristina Yang in Grey’s Anatomy e candidata per il suo ruolo in Killing Eve.

È la prima presentatrice dei Golden Globes di origini asiatiche e, per questo, complimentatasi scherzosamente con i candidati presenti, ha chiuso con una nota emotiva: “Ho detto sì alla paura di essere su questo palco stasera perché volevo essere qui per guardare questo pubblico e assistere a questo momento di cambiamento. E non mi sto prendendo in giro. Questo momento è reale. Perché vi vedo e vedo tutte questi volti del cambiamento”.

Nell’annunciare i vincitori la Oh e Samberg si sono circondati di numerose star tra cui Lady Gaga, Bradley Cooper, Emily Blunt e Dick Van Dyke. E ancora, Anne Hathaway, Harrison Ford, Halle Berry, Ben Stiller, Catherine Zeta-Jones, Felicity Huffman, William H. Macy, Jamie Lee Curtis, Jessica Chastain e Gina Rodriguez.

Tutti i vincitori del cinema dei Golden Globes 2019

I premi più ambiti della serata se li aggiudicano due pellicole contro tutti i pronostici: Bohemian Rhapsody, il film che segue i primi anni dei Queen fino al concerto Live Aid del 1985, è il miglior film drammatico; Green Book di Peter Farrelly, sull’amicizia tra un buttafuori italo-americano e un pianista afroamericano nell’America negli anni Sessanta, è la miglior “comedy o musical”.

Il Freddie Mercury di Rami Malek gli vale il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico, mentre il miglior attore non protagonista è Mahershala Ali per Green Book, film che vince anche la migliore sceneggiatura. Il premio come “Miglior regista” va invece ad Alfonso Cuarón per Roma, film vincitore anche nella categoria “Miglior film straniero”.

Nonostante fosse tra i favoriti, A Star Is Born deve accontentarsi di un solo premio, “Miglior canzone originale” per il brano Shallow, scritta a otto mani da Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt. Lady Gaga, attrice di talento oltre che icona della musica, cede il premio alla migliore attrice in un film drammatico a Glenn Close (The Wife).

Delusione anche per Il ritorno di Mary Poppins e Black Panther, che non ricevono nessun premio. Anche Vice – l’uomo nell’ombra, con ben 6 nomination, vince poco: Christian Bale nei panni di Dick Cheney è il migliore attore protagonista in un film commedia o musicale. Non è la prima volta che l’attore dimostra un impegno e una bravura eccezionali: Bale si riconferma un artista versatile, particolarmente adatto ai ruoli drammatici come ha dato modo di mostrare in L’uomo senza sonno, L’alba della libertà, The Fighter e American  Hustle.

Tra le attrici premiate Olivia Colman ne La Favorita è la migliore attrice in un film commedia o musicale; Regina King riceve invece il suo primo Golden Globe come migliore attrice non protagonista per Se la strada potesse parlare, e fa una promessa: schierandosi contro la disparità e gli abusi di potere, si assume l’impegno di produrre film con un cast composto per metà da donne e invita i colleghi a fare altrettanto.

Il Golden Globe per la migliore colonna sonora originale va a Justin Hurwitz per First Man; Spider-Man: Into the Spider-Verse riceve il Golden Globe per il miglior film d’animazione. Infine, il Cecil B. de Mille Award premio alla carriera è stato assegnato a Jeff Bridges, protagonista di film come The Big Lebowski, True Grit e Crazy Heart.

I premi per la televisione ai Golden Globes

È stato il primo globo d’oro della serata: ora è nelle mani di Michael Douglas, “Miglior attore in una serie comedy o in un musical” per The Kominsky Method; la serie porta a casa anche il premio come “Miglior serie comedy o musical”. L’attore, al suo quarto Golden Globe, ha dedicato la vittoria al padre, che ha compiuto 102 anni lo scorso dicembre.

American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace è la “Miglior miniserie o film per la tv”; Darren Criss per la sua interpretazione dell’assassino del noto stilista italiano si aggiudica il premio “Miglior attore in una miniserie o film per la tv”. The Americans, conclusa lo scorso anno con la sesta e ultima stagione, è la “Miglior serie drammatica”. Richard Madden ottiene, invece, il Golden Globe per il miglior attore in una serie drammatica, ossia The Bodyguard. Il miglior attore non protagonista in una serie è Ben Whishaw in A Very English Scandal.

Patricia Arquette vince con Escape at Dannemora il Golden Globe per la miglior attrice in una miniserie o film per la televisione; Sandra Oh, che interpreta Eve Polastri in Killing Eve, ottiene incredula il premio come miglior attrice in una serie drammatica. Il Golden Globe per la miglior attrice in una serie commedia o musicale è vinto da Rachel Brosnahan per The Marvelous Mrs. Maisel.

Patricia Clarkson in Sharp Objects si aggiudica il Golden Globe per la miglior attrice non protagonista in una serie. Carol Burnett vince, infine, il primissimo Golden Globe Carol Burnett Award per gli straordinari successi televisivi raggiunti con The Carol Burnett Show.

Applausi e fiumi di champagne…si concludono così i 76esimi Golden Globes, che hanno celebrato con una vera festa il meglio del cinema e della televisione.

 

di Giulia Minonne

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