Festa del Cinema di Roma: film e eventi da non perdere

Festa del Cinema

Tutti vogliono una grande Festa. Lo ha cantato Luca Carboni in una hit estiva e lo pensano anche a Roma, dove per il 13esimo anno consecutivo la Festa del Cinema aprirà le porte della Capitale ad un evento davvero massivo. E dove tutti, attori, registi, personaggi dello spettacolo, ma soprattutto il pubblico, saranno protagonisti. Dal 18 al 28 ottobre la Festa del Cinema di Roma partirà infatti dalla sua sede principe, l’Auditorium Parco della Musica, e si dipanerà in ogni angolo della città. Dal Policlinico Gemelli al Centro Storico, da Rebibbia al MAXXI, dalla Casa del Cinema fino ad un drive-in al Colosseo.

Numeri e temi della Festa del Cinema

38 i film e documentari presenti nella Selezione Ufficiale, affiancati ai 4 della sezione Tutti ne parlano, titoli che già nel mondo stanno riscuotendo grande successo di pubblico e critica.

A questi numeri se ne affiancano altri: 6 Eventi Speciali, 14 Incontri Ravvicinati, 7 Preaperture, 13 Omaggi e Restauri, 2 Retrospettive, 12 Riflessi, 7 Film della nostra vita, 28 Altri eventi della Festa, 30 Paesi partecipanti. Il tutto a testimoniare la volontà della Festa del Cinema di non essere solo un concorso né solo una vetrina pubblicitaria, ma di divenire punto di incontro di personalità, arti e culture senza perdere un elemento portante del cinema stesso: l’intrattenimento puro.

Il fil rouge che legherà i temi della Festa lo si capisce già dalla locandina: il noir, il genere cinematografico che negli anni ha dato i natali a molteplici icone del grande schermo. Uno su tutti: Peter Sellers, immortalato da Blake Edwards nei panni dell’indimenticabile Ispettore Clouseau e al quale verrà dedicata un’ampia retrospettiva con 12 dei suoi film.

Highlights e ospiti della Selezione Ufficiale

Un’incursione nel genere noir, anche se in chiave pop e moderna, è anche quella del film di apertura della Festa: 7 sconosciuti a El Royal di Drew Goddard. Una maxi produzione hollywoodiana che vede in scena grandi nomi come Jeff Bridges, Dakota Johnson, Jon Hamm e Chris Hemsworth.

Sempre in tema di grandi nomi e grandi produzioni, Millennium: Quello che non uccide di Fede Alvarez vedrà tornare sul grande schermo le avventure poliziesco-adrenaliniche di Lisbeth Salander, personaggio tratto dai best seller della serie Millennium. A vestire i panni della nota hacker sarà stavolta Claire Foy, già acclamata nel mondo delle serie tv per il ritratto della Regina Elisabetta in The Crown.

Un altro attore emergente ma già lanciatissimo è Timothée Chalamet, protagonista del fortunato Chiamami col tuo nome (2017) di Luca Guadagnino e presente alla Festa con Beautiful Boy di Felix Van Groeningen. Chalamet sarà un ragazzo apparentemente perfetto che cadrà vittima del circolo vizioso delle dipendenze. Accanto a lui nel ruolo dei genitori, un inedito Steve Carell drammatico e la sua ex co-star di The Office Amy Ryan.

Grandi ritorni e novità

Fra i ritorni più attesi, non solo a Roma ma nella storia del Cinema, c’è quello di Jamie Lee-Curtis regina dell’horror in Halloween di David Gordon Green. Sarà giunta l’ora dello scontro finale fra la sua Laurie Strode ed il mostro Michael Myers? Di horror se ne intende sicuramente anche il regista Eli Roth, che per questa stagione punta però su atmosfere meno splatter e più fantasy. È suo Il mistero della casa nel tempo, che porterà alla Festa Cate Blanchett, Jack Black e Kyle Maclachlan.

Tanti altri i titoli da non perdere, accompagnati alla Festa da grandi nomi del grande schermo: da A private war di Matthew Heineman con Rosamund Pike, Jamie Dornan, Stanley Tucci e Tom Hollander a The little drummer girl di Park Chan-wook con Alexander Skarsgård e Michael Shannon; da Green book di Peter Farrelly con Viggo Mortensen e il Premio Oscar Mahershala Ali a Boy erased di Joel Edgerton con Lucas Hedges, Nicole Kidman e Russell Crowe.  Fino addirittura al nostalgico Stanlio e Ollio di Jon S. Baird, con Steve Coogan e John C. Reilly nei panni dell’intramontabile duo comico.

A chiudere la Festa del Cinema sarà invece un nome tutto italiano: Paolo Virzì, che con il suo Notti Magiche ci farà rivivere l’estate dei Mondiali di Italia ’90, sfondo della rocambolesca avventura dei suoi personaggi.

Documentari per vigilare e non dimenticare

Foltissima ed illustre anche la presenza per il genere documentaristico. A far già parlare di sé è sicuramente Fahrenheit 11/9 di Michael Moore (sì, avete letto bene). Il cineasta americano rovescia infatti i numeri del suo lavoro più famoso, Fahrenheit 9/11 (2004), per raccontare un altro capitolo controverso della storia degli Stati Uniti: l’elezione di Donald Trump alla Presidenza degli USA, il 9 novembre 2016.

Sempre in ambito di storia (e scandali) a stelle e strisce, Charles Ferguson avrà l’onore e l’onere di essere il primo a raccontare le vicende del Watergate nell’omonimo documentario. Cavalcando invece l’onda della memoria e del rimanere vigili contro possibili conflitti mondiali, Peter Jackson metterà in scena They shall not grow old, omaggio ai veterani della Prima Guerra Mondiale e ricostruzione della vita in trincea.

Mostri sacri si raccontano

Anche per questa 13esima edizione la Festa del Cinema riesce a coinvolgere figure di grandissimo rilievo per i suoi Incontri Ravvicinati col pubblico. Primo fra tutti: Martin Scorsese, che verrà insignito del Premio alla Carriera. Per dimostrare il suo grande amore per il cinema italiano, Scorsese non solo parlerà dei film nostrani che lo hanno maggiormente influenzato, ma presenterà anche la versione restaurata di San Michele aveva un Gallo di Paolo e Vittorio Taviani.

L’altro Premio alla Carriera di questa edizione andrà poi a Isabelle Huppert, musa del cinema europea e anche lei impegnata a commentare le sequenze dei film che maggiormente hanno segnato la sua carriera. Fra gli altri ospiti illustri degli Incontri: le attrici Cate Blanchett e Sigourney Weaver, i registi Giuseppe Tornatore e Michael Moore e lo scrittore Jonathan Safran Foer.

Un addio speciale

La Festa del Cinema di Roma vedrà infine l’addio alle scene di uno degli attori più noti e influenti di tutti i tempi: Robert Redford. Con The old man & the gun di David Lowery, Redford metterà infatti un punto conclusivo alla carriera di attore. E lo farà interpretando un altro personaggio iconico realmente esistito: Forrest Tucker, rapinatore non violento che riuscì ad evadere di prigione ben 17 volte. Dopo il Leone d’oro alla carriera lo scorso settembre a Venezia, un finale degno di un nome che ha fatto la storia del Cinema.

 

di Martina Faralli

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