Antonello da Messina, tra suggestione e innovazione pittorica

Antonello da Messina

Magnetico, singolare, innovativo. Questi gli attributi che meglio descrivono il pittore che per primo seppe sintetizzare il Rinascimento italiano con le altre tendenze europee. Ci riferiamo ad Antonello da Messina, le cui 19 affascinanti opere sono esposte in mostra al Palazzo Reale di Milano sino al 2 Giugno 2019.

Una celebrazione tripartita

La mostra, prodotta da MondoMostre Skira, è declinata in tre parti, tutte accomunate dalla volontà di celebrare l’artista e le sue origini. La prima parte è dedicata alla vita di Antonello visto come “maestro”, la seconda è incentrata sulla Pala di San Cristoforo come testo capitale per la storia dell’arte italiana e sulla tela di Roberto Venturi, un vero e proprio omaggio al pittore. La terza parte è infine dedicata al rapporto di Antonello da Messina con la sua città natale e a ciò che rimane delle testimonianze sulla sua vita.

Alle origini dell’innovazione

La mostra è un’occasione unica per apprezzare appieno l’estro del pittore. Egli fu infatti capace di rappresentare i suoi soggetti con una maestria tale da fargli guadagnare la fama di più grande ritrattista del ‘400. Antonello da Messina si contraddistingue inoltre per essere stato il primo italiano a dipingere ad olio e per il suo stile all’avanguardia, in cui si ritrovano caratteristiche di più correnti. In primo luogo, ad esempio, il modo in cui gioca con la luce proviene dalla pittura fiamminga. Questa viene usata come elemento unificante, in grado di mettere in risalto soggetto e paesaggio allo stesso tempo. Secondariamente, l’arte fiamminga ha trasmesso all’artista la tendenza di fare ritratti di tre quarti, in netto contrasto con la tradizione italiana dell’epoca. Antonello da Messina divenne famoso e molto richiesto nelle coorti italiane; si narra infatti che una sua visita nel capoluogo lombardo fosse attesa fin dai tempi degli Sforza.

Opere iconiche con una guida d’eccellenza

L’essenza dello stile di Antonello da Messina è ben visibile attraverso le opere presenti nella prima sezione della mostra: “L’Annunciata”, sintesi dell’arte di Antonello, che proviene dal Palazzo Abatellis di Palermo; “il Ritratto d’Uomo” caratterizzato dall’enigmatico sorriso, prestato dalla Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù; “San Girolamo nello studio”, con i suoi particolarissimi colori e giochi di luce; e ancora, il famoso “Madonna col Bambino”, inviato dagli Uffizi. Infine, il singolare “Ecce Homo” nelle sue quattro differenti versioni. Durante il percorso, il visitatore è guidato alla scoperta della vita e delle opere di Antonello da Messina dallo storico Giovan Battista Cavalcaselle. Saranno i suoi disegni, taccuini, fogli e bozzetti ad accompagnare il pubblico alla scoperta dell’artista siciliano.

Una mostra frutto di grandi collaborazioni

L’esposizione è stata realizzata grazie alla preziosa collaborazione tra il comune di Milano-cultura, i musei più importanti d’Italia e del mondo che custodiscono le opere dell’artista, e la Regione Sicilia. MondoMostre Skira è invece l’editore che ha pubblicato uno speciale catalogo completo di tutte le opere del pittore. Questa partecipazione ha reso possibile ciò che è stato considerato l’evento culturale più rilevante nel panorama nazionale e internazionale del 2019.
Lo stesso livello di introspezione utilizzato da Antonello da Messina nello studio dei suoi soggetti è stato applicato nella presentazione dell’autore stesso. Per conoscere da vicino il pittore, dunque, e vivere un’esperienza artistica senza eguali, una visita a Palazzo Reale è vivamente consigliata.
 
di Gloria Lo Bue

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