L’arte popolare degli “Hobo Coin” rivive grazie a Corum

Nel 1964 il Coin Watch di Corum debuttava sulla scena internazionale con dodici esemplari unici venduti ancor prima di raggiungere la Fiera di Basilea del 1965. Quest’anno, Corum torna a proporre la numismatica nell’orologeria con una nuova edizione limitata della collezione Coin: gli Hobo Coin, letteralmente, le “monete del vagabondo”.

Emesse poco prima della Grande Depressione e testimoni di un passato di speranza verso il fatuo american dream, queste monetine in nichel dallo scarso valore erano in uso tra manovali, vagabondi e artisti squattrinati, che le lavoravano per trarne un misero guadagno.

Oggi, per decorarle, la maison elvetica Corum si è servita dell’eccelso lavoro di incisione dell’artista Aleksey Saburov, russo di nascita e residente a New York, insigne promotore di questa forma d’arte americana che dai primi anni del XX secolo torna alla ribalta.

Duttili monete da 5 centesimirigorosamente selezionate in quanto prive di graffi, ammaccature o persino segni d’uso – scolpite, cesellate e rielaborate in una nuova forma artistica dal maestro incisore, che si è ispirato per le sue miniature a immagini leggendarie, demoni e credenze popolari, rinnovandone l’iconografia e creando vere e proprie opere d’arte uniche nel loro genere, dallo stile gotico, dissacrante e dirompente.

Pezzi unici, riproposti su un quadrante da 43 mm con cassa in argento abbinato a un cinturino in jeans grigio-blu, impreziositi da uno zaffiro blu sulla corona. Un revival storico e un mix di creatività, artigianato popolare e impeccabile meccanica per il brand svizzero di orologi da polso, che ha fatto dell’atemporalità la propria “chiave per il tempo perfetto”.

di Arianna Greco

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