L’arte indossabile firmata Amlè

Piccole grandi opere d’arte gli amuleti di Amlè, brand di gioielli artigianali che tiene molto a sottolineare il suo essere rigorosamente Made in Sud Italia. Espliciti i riferimenti ai colori di Capri e Sorrento, a cui ha dedicato intere collezioni, creandone altrettante in cui plasma il suo stile adattandosi ad altre parti del mondo come California, o come l’ultima in uscita per la prossima estate dedicata a Marrakesh.

La head-designer Marisa Angelucci – ex proprietaria di un negozio di antiquariato – ha portato nella sua passione nel creare gioielli sartoriali, quella conoscenza dei materiali che mixa materiali come il corno (suo materiale prediletto), con pietre dure, preziose e semipreziose, madreperla, corallo, onice e argento 800.

Così come nel movimento Surrealista, dove gli artisti decontestualizzavano gli oggetti per dargli nuova vita rendendoli opere d’arte, nel cosiddetto processo ready-made Marisa e il suo team prelevano elementi dell’arte sacra come corone, cuori ex voto, icone come San Gennaro, e ne ricavano monili che arricchiscono qualsiasi outfit.

Un approccio artistico molto naturale, quello di Amlè, che è stato particolarmente ricercato sia nella collezione della stagione in corso dedicata alla Reggia di Caserta, raffigurata nelle piccole tele dei tamburelli, che per la linea estiva, ove spesso compaiono i limoni e i magnifici colori dei paesaggi estivi della Campania. Per la stagione invernale troviamo invece toni più neutri e scuri come il porpora e il nero, matchati a metalli lucenti.

Amlè, dunque, non si smentisce mai quando si tratta di ricchezza delle sue creazioni, sempre appariscenti e dalla grandezza non indifferente, rivolte ad una donna che non ha certo paura di mostrarsi, e amante di una artigianalità indossabile.

di Pamela Romano

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