Un po’ campione, un po’ papà: intervista a Fabio Fognini

Continue vittorie in questa stagione, la conquista del sesto titolo ATP e Wimbledon a breve. Il tennista Fabio Fognini, 19esimo posto nella classifica mondiale, si destreggia come non mai tra la carriera lavorativa e il ruolo di neo papà di cui è felicissimo. Il tutto senza perdere di vista lo stile, sempre casual ma curato.

Solo pochi mesi fa ha vinto per la sesta volta il torneo ATP, quest’anno a San Paolo in finale con il cileno Nicolás Jarry. Ci racconti di questa vittoria.

Esatto. Ho ancora impressa perfettamente nella memoria la mattina della finale: quando mi sono alzato, scorrendo fra le notizie nel mondo, lessi quella della scomparsa di Davide Astori, giocatore della Fiorentina. Fu un colpo, non lo conoscevo personalmente ma ricordo che ci rimasi molto male. Solo poche ore dopo sono sceso in campo, ancora scosso e iniziando molto male il match. Incredibilmente però, alla fine sono riuscito a capovolgere il risultato e l’esito dell’intera partita. È arrivato così il mio sesto titolo ATP.

Un anno di cambiamenti e piacevoli novità anche fuori dal campo. Ci riferiamo alla nascita del piccolo Federico. Com’è alternare il ruolo di papà a quello di campione?

È magnifico! Da quando sono diventato padre le sconfitte hanno un sapore totalmente diverso, meno amaro. Adesso quando perdo o sono giù di morale, so che a casa mi aspetta Federico e anche la peggior giornata di lavoro viene annullata da un suo sorriso.

Parliamo di moda. È stato testimonial per una collezione di Hydrogen Tennis, brand di luxury sportswear. Quanto è importante per lei lo stile anche nell’abbigliamento sportivo?

Hydrogen è il mio main sponsor per l’abbigliamento tecnico. Le sue collezioni sono molto particolari, ma penso di saperle portare bene. Mi piacciono molto, nonostante debba ammettere che alcuni colleghi a volte mi prendono in giro! (ride ndr.)

E fuori dal campo si preferisce casual o sofisticato?

Sicuramente casual. Sono quasi sempre molto sportivo; tutto sommato però per le occasioni importanti mi piace vestirmi meglio, più elegante. D’altronde, noi italiani ci teniamo particolarmente alla moda!

In più di un’occasione ha dimostrato tenacia, forza di volontà e carattere. Come fa a non perdere mai la determinazione? Cosa si ripete nei momenti più scoraggianti un vero campione? 

Mmm bella domanda! A dire la verità, non sempre riesco a non perdere la determinazione. È normale, soprattutto quando non si vincono alcune partite di fila. In quei casi entrare in campo può essere seriamente difficile, perché la sfiducia prende il sopravvento.

Ai giorni no però si alternano anche quelli di gloria! Il match più memorabile della sua vita?  

Beh, ne ho giocati tanti, non saprei scegliere il migliore. Nel 2015 però ho battuto per tre volte Nadal, due sulla terra rossa e una sul cemento americano. Fu un’emozione unica! Anche l’anno scorso, a Roma, giocai una partita incredibile con Murray, il numero uno al mondo. E ancora, quest’anno contro Thiem fu un buon match. Insomma, ce ne sarebbero veramente tanti…

 Wimbledon si avvicina. Previsioni e obiettivi. 

 La priorità è sicuramente stare bene fisicamente e, quindi, poter giocare al meglio: la condizione fisica per noi sportivi è tutto. A parte questo, devo dire che l’erba non è proprio la mia superficie preferita, ma sono sicuro che con il mio gioco saprò adattarmi bene ugualmente.

Non resta dunque che augurare a Fabio Fognini tanta buona fortuna per il torneo e ringraziarlo per la grande disponibilità e professionalità!

 

di Gaia Lamperti 

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