Intervista ad Angelo Pintus, in scena al Teatro Manzoni

Di origini sarde ma cresciuto a Trieste, Angelo Pintus ha una lunga storia da intrattenitore che parte nel lontano 2000 nei villaggi turistici, e lo porta in breve tempo ad essere ospite del noto “Maurizio Costanzo Show” e successivamente una presenza fissa nel programma “Colorado”.

Le sue doti di imitatore vocale sono ormai riconosciute e gli hanno permesso di debuttare a teatro con il famoso spettacolo “50 Sfumature di Pintus”, con oltre 200 mila spettatori.

Quest’anno lo rivedremo al Teatro Manzoni in scena da oggi all’8 dicembre, con lo spettacolo “Ormai sono una Milf”, in cui si evidenzia la vita quotidiana di un quarantenne (il nostro protagonista li ha compiuti da poco), raccontata attraverso gli occhi di un eterno bambino.

Gilt lo ha incontrato per voi e gli ha rivolto alcune domande.

Angelo, è vero che la tua passione come imitatore di voci nasce da quando eri un bambino?

Si, è proprio in casa che ho iniziato a sviluppare questa passione, ma le più divertenti sono quelle sconosciute, perché sono le più vere, mentre le altre sono per un pubblico più ampio.

Nel tuo spettacolo si affronta l’argomento “quarantenni”. Com’è cambiato il quarantenne di oggi rispetto a quello di un tempo?

Ti dirò, quando vedevo mio padre a quarant’anni lo vedevo giovane, oggi quando penso ai miei quaranta mi sembra irreale che ci sia io, è veramente una cosa pazzesca.

A quarant’anni non si è né carne, né pesce. Tu ti senti più carne o più pesce?

  • Ci pensa un po’ su corrugando la bocca. Poi, con dizione dantesca, mi guarda – Mozzarella in carrozza?? Sai è un misto, un po’ fritta… non lo so, ci pensavo stamattina prima di venire qui vestito così. Poi mi sono guardato intorno, ho visto gli altri e ho pensato… non sono poi così male!

Grazie Angelo, ci vediamo a teatro, siamo sicuri sarà un successo!

Di Letizia Turrà

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