White shirt: icona di semplicità

Gilt Wardrobe

Così semplice, basic e minimal, la white shirt non ha bisogno di altro per trasudare sex appeal, con una storia degna di nota!

Dalle trincee belliche agli schermi di Hollywood

Minimalissima ed essenziale, eppure mai banale. Iconica nella sua estrema semplicità, la t-shirt bianca ha una storia tutta da invidiare. Direttamente dalle trincee belliche della Seconda Guerra Mondiale, fu la storica divisa dell’esercito americano. Così pratica e funzionale, divenne ben presto il capo prediletto dal genere maschile. Complici le difficoltà post-guerra, che richiesero la necessità di un abbigliamento più casual, semplice e a basso costo. Furono gli anni ’50 a decretarla come uniforme indiscussa della ribellione giovanile e sinonimo di indiscutibile sensualità. Il mondo dorato ed influente della Hollywood del tempo ne garantì il successo. Dalla versione sexy e brutale di Marlon Brando nel film “Un tram chiamato desiderio”, a quella fragile e ribelle di James Dean in “Gioventù Bruciata”. Indossata sia sul set che fuori, le stelle del cinema dimostravano al mondo che bastava davvero poco per trasudare sex appeal.

La maliziosa t-shirt bianca di BB

La traduzione al femminile arriverà come un uragano di femminilità negli anni ’60, trasformandosi in una potente arma di seduzione. In “Vita privata”, una Brigitte Bardot pensierosa e sensualissima indossa una white shirt senza null’altro sotto, divenendo il sogno proibito del pubblico maschile. La maglia cade morbida sulle sue forme, in un mix di purezza e sottile malizia. Il capo sposa sin da subito il gusto delle donne, al punto che investire su una t-shirt bianca di cotone è ancora oggi la giusta mossa! Versatile e senza pretese, regala una femminilità semplice e raffinata. Abbinata al total denim o accostata ad un tailleur in tweed Chanel, è senza dubbio il capo della trasversalità. Amata dal mondo del fast-fashion ha, al contempo, affascinato anche quello dell’alta moda inaugurando il fenomeno della logomania.

Estate 2020? Parola d’ordine: white tee

Per l’estate 2020 la white tee si riconferma il passe partout di stagione, o forse non ha mai smesso di esserlo. Rivisitata e reinterpretata in audaci mood e varianti, è la protagonista delle passerelle. Valentino ne propone una versione esagerata e audace, rivestendola di piume di marabou tono su tono. Lorenzo Serafini la abbina a fasciatissimi corpetti in denim mentre Alexander Wang ad una morbida sottoveste in seta. Accostata a jeans morbidi o a gonne preziose, come la proposta iper luxury di Balmain. Candida, oversize o dal fit super basico, vige una sola regola: osare!

 

di Eleonora Formicola

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