Moda vs Arte: quando la Sfilata di moda diviene Spettacolo

La moda si sa, è una vera e propria espressione artistica. L’arte è complessa, in tutte le sue sfumature e i suoi significati nascosti, e comunica attraverso molteplici veicoli e forme d’espressione. Ma la moda come comunica la sua essenza, invece?

La moda è come un’equazione: l’abito è l’estro dello stilista e la sfilata rappresenta la comunicazione. L’importanza che quest’ultima ha avuto negli anni, nel mondo del fashion system, è andata via via crescendo. Prima era considerata la semplice esposizione delle collezioni degli stilisti in passerella, senza nessun riferimento artistico particolare e senza nessuna scenografia.

Col passare del tempo abbiamo assistito a delle vere e proprie spettacolarizzazioni dei fashion shows, eventi creati ad hoc per creare stupore. Spettacoli fatti di luci, ombre, colori, scenografie. Secondo la curatrice di mostre Ginger Gregg Duggan, “le sfilate sono strettamente connesse alla performing art  del teatro e dell’opera, ma anche ai film e ai video musicali. In molti casi si tratta di drammi in miniatura, comprendenti attori, specifiche ambientazioni e un tema riconoscibile“.

Quelle che hanno fatto la storia in questa direzione sono state sicuramente quelle di Alexander Mc Queen. Basti pensare a quando, prima della sua morte, aveva realizzato iconici spettacoli di moda rigorosamente a tema tra cui “SarabandePrimavera/Estate 2007, “The Horn of Plenty Dress” Autunno/Inverno 2009-10, “Natural Dis-tinction Un Natural Selection” Primavera/Estate 2009, “Plato’s Atlantis Special Edition” Primavera/Estate 2010.

A determinare il cambiamento della visione artistica della sfilata, è il ruolo della modella. Un esempio concreto? Gli incantevoli angeli di Victoria Secret’s. Ma anche il brand Calzedonia, ad esempio, focalizza la sua attenzione sulla maestosità dello show, che si concretizza ogni anno nel Calzedonia Summer Show. Si può parlare di tendenza in questi casi? Ebbene si, i contenuti artistici costruiti intorno alla sfilata sono soggetti a mutamenti tipici dei fashion trends.

Il mese di Febbraio si è focalizzato sulla Milano Moda Donna. E la Fashion Week milanese ha visto, dal 22 al 27 Febbraio, protagoniste le tendenze per il prossimo Autunno/Inverno 2017-18.

Lettering, cappotti lunghi, bijoux maxi, minibag preziose, tacchi bon ton, stivali alti, colori fluo (arancione, verde, rosso, giallo, azzurro) e tonalità nude. Vince il binomio oro/nero. A baciare le passerelle, anche un pizzico di anni ‘60 e ‘70. La pelliccia resta regina incontrastata per la categoria capispalla, in versione dettaglio e absolute.

I brand di alta gamma che hanno proposto questi trend sono numerosi: Emilio Pucci, Luisa Beccaria, Prada, Max Mara, Fendi, Salvatore Ferragamo e Armani. Parallelamente, anche i marchi più commerciali hanno seguito, come sempre, le orme della Haute Couture.

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di Alessandra Capasso

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