Valentino, un Autunno/Inverno 2016-17 sulle punte

Movimenti. Movimenti apparentemente eterogenei, che si incontrano e si fondono come quelli di un’etoile, avida di quell’allure poetica che descrive ogni sua leggiadra, armonica e sensuale movenza. Questa stessa eleganza si incontra anche nelle creazioni che da sempre caratterizzano la maison Valentino, dando vita ad abiti meravigliosi e unici.

Il mondo della danza come forma di libera espressione diviene protagonista nella Collezione Prêt-à-Porter Fall/Winter 2016/2017 del Brand, nato dall’ineccepibile estro di Maria Chiara Chiuri e Pierpaolo Piccioli. Allegoria perfetta di quanta dedizione e rigore si nascondano dietro alla creazione di una Linea, capace, come in questo caso, di far trasognare al solo ammirarla.

L’Arte che si fa quotidianità, palpabile tra i toni del nero, del rosa cipria e dei più candidi bianco, giallo e grigio, e resa viva dal librarsi sul corpo di tessuti leggerissimi quali tulle e organza che, alternandosi al velluto, si accostano a capispalla dalle linee rigorose, facendo convivere sapienti giochi di sovrapposizione.

Il classico tutù è qui presentato in varie lunghezze dalle tinte eteree per il giorno, mentre per la sera ecco apparire inserti in lamè e cristalli, vero tripudio di femminilità; in sottofondo, le delicate note live di un pianoforte condotto dalle mani di Vanessa Wagner, che scandisce con delicatezza il passaggio delle modelle. Una performance all’interno della performance.

Leggerezza, austerità, precisione e rigore vengono poi arricchiti dalla grinta di dettagli in puro stile Valentino, come l’uso delle borchie sulle borse matelassé portate a mano della linea Rockstud, la presenza dei cristalli che impreziosiscono le ballerine, o ancora le suole rinforzate degli anfibi.

La coppia Chiuri-Piccioli approda sul palco di un teatro immaginario, consumato dalla ricerca della perfezione. Cala dunque il sipario su un capitolo della storia della moda che ha visto un marchio, come quello di Valentino, tornare all’ammirazione e all’importanza che lo hanno sempre contraddistinto.

Ma, per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio, poiché ad oggi la vera ricchezza risiede nel mantenere viva la meraviglia negli occhi e la passione nel cuore, e quale miglior biglietto d’addio se non una Collezione capace di trasformare semplici abiti in emozioni?

di Simona Faraoni

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