(Ri)Confermato l’estro vivace e innovativo della maison Pucci

Il brand Emilio Pucci evoca valori inestimabili quali Made in Italy, attenzione ai tessuti, ricerca e sperimentazione di fantasie e colori. Ad oggi la Maison è una pietra miliare della moda pronta italiana, una Maison nata negli anni ’50 dall’amore di un marchese verso i colori e tutte le sue sfumature, che mescolati insieme in azzardati accostamenti furono in grado di rapire immediatamente il cuore degli americani. Fu un grande innovatore quando brevettò i suoi primi abiti in jersey di seta e fece uso di fibre sintetiche come la lycra e il poliestere.

Ed è proprio attraverso la brillantezza dei colori e le stampe particolari dei tessuti che si è voluto guardare al passato, omaggiando il grande sarto e le sue geniali idee, con la presentazione della collezione Primavera/Estate 2017, disegnata dal giovane stilista italiano Massimo Giorgetti (che da qualche settimana ha lasciato la direzione creativa del marchio).

La nuova linea, che reinterpreta il mondo dello sport attraverso l’acceleratore del hinc et nunc, è realizzata quasi interamente in jersey (stivaletti compresi), materiale che conferisce alla donna nomade e cosmopolita facilità di movimento e dinamismo. La leggerezza degli abiti consente di ripiegarli e metterli in valigia facilmente, proprio come si poteva fare un tempo con i jersey disegnati da Emilio Pucci.

I modelli presentano una linea essenziale, con il punto vita messo in evidenza, e si declinano in tute, minidress, lunghi abiti dai colori vivaci, a neon, e dalle superfici vetrificate. Non mancano cappelli e visiere in rafia e grandi borse rettangoli con frange (già entrate tra i must-have di quest’estate). L’attenzione verso il dettaglio è racchiusa nel nodo che cinge la vita di alcuni tra i capi proposti, e le stampe tribali catturano l’occhio grazie agli accostamenti cromatici: si va dal nero/marrone, al lilla/arancio, al blu/giallo, creando l’illusione ottica attraverso giochi di linee e colori.

Una collezione che celebra il genio creativo del Fondatore, mescolato ad elementi di nuova interpretazione per una donna sempre più in movimento, alla scoperta del mondo, che non rinuncia alle fantasie e ad un amore dalle mille nuances.

di Federica Senatore

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