Philipp Plein, modello per se stesso alla Milano Digital Fashion Week

Philipp Plein

Philipp Plein alla Milano Digital Fashion Week 2020

Una Fashion Week particolare, ibrida, come direbbe Carlo Capasa – Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana. Ogni anno Milano e le altre città interessate durante le varie Fashion Weeks, si riempivano di buyer, influencer e personaggi di spicco provenienti da ogni parte del mondo, cosa che sembrava assurda fino a qualche mese fa, causa Covid-19. Il 2020 ha dato quindi il benvenuto alla Milano Digital Fashion Week – July Issue, con quattro giorni di rassegna virtuale interamente dedicati alla moda.

Philipp Plein Pre-Collection SS 2021

Nel primo giorno di Fashion Week ha sfilato Philipp Plein, uno dei brand per i quali ogni anno si fanno i salti mortali al fine di ottenere l’ambito pass per accedere a quello che sarà l’evento più apocalittico della settimana della moda. Pur avendo dovuto rinunciare al pubblico, amplificatore dell’atmosfera e diffusore di eccitazione, lo stilista tedesco ha affrontato a testa alta l’obiettivo presentando la sua pre-collezione uomo 2021 mettendoci la sua stessa immagine. Ebbene sì, Philipp Plein modello per se stesso. La sua prima Digital Fashion Week inizia con un monologo, breve ma interessante, riguardante la sua carriera sin dagli inizi, accompagnato dalle note dell’Ave Maria di Schubert.

L’atmosfera si surriscalda, e insieme ad essa iniziano a battere i bit della musica scelta per accompagnare ogni trasformazione. Philipp Plein sulla scena con intorno robot intenti ad “instagrammare” ogni capo, ogni momento, proprio come fossero dei veri spettatori, risultando scattanti nel vestire il creativo. Tra flash, riprese hi-tech e animazioni da Matrix reloaded, nel set-up total white iniziano ad arrivare i primi outfit dal sapore determinato e decisamente strong. Geniale l’idea di un qualcosa interamente cutting-edge, come precisa Plein, perfetto per questa situazione in cui non ci si può toccare.

Una collezione sportiva ma d’effetto

L’uomo Plein per la prossima Primavera/Estate è sportivo e determinato, senza tralasciare dettagli glamour che lo differenziano dalla massa. La comodità, si sa, vince sempre, tanto che gli outfit si compongono di pantaloni della tuta con risvolti, felpe logate “PP” con cappuccio, indossate e abbinate sapientemente a giacche strutturate dal suit perfetto. Anche gli abiti sartoriali presentano un attitude sportivo, pantaloni con coulisse e giacche con tasche e cerniere vengono indossati con sneaker alte dagli inserti stampa pitone o basse con il logo “PP”.

Un brand come Philipp Plein, amante dell’audacia e dell’opulenza, non poteva rinunciare ad inserire in collezione un pezzo cult che lo facesse rimanere in linea con la sua filosofia stilistica: una rider jacket presentata in due particolari versioni. Entrambe in pelle di coccodrillo opaca e lucida, una versione total black e l’altra con applicata sulla parte posteriore una decorazione a forma di aquila dal color oro brillante. La palette cromatica spazia da toni sorbetto come il celeste o rosa baby, sino ai classici black and white, o ancora, multicolor impreziositi da paillettes.

“Fashion is dead. Future starts now”

Con questo messaggio di forte impatto, Plein sottolinea quanto sia importante non arrendersi mai e guardare sempre oltre; nel suo caso il futuro è rappresentato dalla nuovissima sneaker Skeleton, la cui realizzazione è totalmente in 3D printing, un lavoro avanguardistico e costoso al momento, ma che Philipp Plein è convinto porterà ottimi risultati. Se il Fashion è morto, la creatività, l’arte e la cultura non moriranno mai, e il titano Plein, oggi più che mai, tiene ad imprimerlo nelle menti degli spettatori di questa Digital Fashion Week.

 

di Agnese Pasquinelli

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