N21 dissacra i canoni della perfezione con la collezione SS 20

N21

Alessandro Dell’Acqua ha inaugurato nel quartier generale di via Archimede 26, la sua N21 Spring/Summer collection 2019-2020, ispirata ad un ribelle Yves Saint Laurent degli anni Settanta. Una collezione che grida lo stravolgimento dei grandi classici ed incita alla rottura delle regole del couture. Una linea ispirata al passato ma straordinariamente innovativa.

N21: contaminazioni anni ‘70

“Che cosa voglio?”, replicò Yves Saint Laurent, “scioccare la gente, costringerla a pensare”. Fu proprio con queste parole che, il 29 gennaio 1971, il noto stilista francese si difese dalle critiche mosse contro di lui. Quel giorno, la sua controversa sfilata intitolata “40’s” rischiò di incrinare il mito del geniale couturier, alla cui spregiudicatezza si è invece ispirato Alessandro Dell’Acqua. La collezione di allora evocava il buio civile dell’occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, poiché influenzata dallo stile bellico degli anni ’40: spalle rinforzate, essenzialità quasi militaresca e un recupero di drappeggi classico-ellenici. Yves Saint Laurent non badò però a nessuna critica, perché il suo intento era proprio quello di sconvolgere ed indurre le persone a ragionare su tutto ciò che era considerato normale o proibito.

Rivisitazioni vincenti caratterizzate da un erotismo singolare

N21 presenta dunque una collezione che porta in scena l’erotismo ma in modo sottile e ricercato. Alessandro Dell’acqua osa infatti con trasparenze e strategici tagli di tessuti, con l’intento di “mostrare la pelle” e rivelare, attraverso la moda, il lato più passionale sia dell’uomo che della donna. Le fantasie scelte sono puramente anni ‘70, così come gran parte dei modelli. I grandi classici, come il tailleur, sono stati rivisitati in maniera molto semplice, che risulta però rivoluzionaria, soprattutto agli occhi stanchi e annoiati di chi ormai langue nell’idea di una moda “noiosa”, che da troppo non si distanzia dai canoni di perfezione ed etica imposti. Il designer è stato infatti capace di dimostrare come, spostando un piccolissimo dettaglio (ad esempio un bottone o un semplice spacco), sia possibile dare vita ad un capo totalmente diverso. Bello quindi è poter osservare come questo cambiamento nell’abbigliamento si rifletta anche nell’atteggiamento della persona, rendendola totalmente diversa. Alessandro Dell’Acqua per N21 ha ricercato la novità, il divertimento, il desiderio, e ha osato rompere le regole per crearne di nuove, tutte sue.

Tecniche innovative come fonte d’ispirazione per nuove generazioni

La collezione Primavera/Estate di N21 ha un carattere minimal che si distanzia da quello classico di couture. Questo perché tutti i tessuti utilizzati sono stati lavati più volte prima di essere impiegati nella realizzazione dei capi, con l’intento di renderli slavati e meno eleganti. Così gli abiti, seppur presentino un’originalità spiccata, risultano più portabili; ciò permette anche ai più giovani di prendere ispirazione dalla collezione N21. Dell’Acqua incita infatti i ragazzi a provare ad abbandonare, qualche volta, le tute da ginnastica mainstream, e li spinge invece a sperimentare giocando con gli stili che hanno fatto la storia della moda. “Se necessario”, ha dichiarato durante un’intervista nel backstage, “aprite anche l’armadio di mamma e provate ad indossare cose importanti, a modo vostro però”.

Con questa collezione Alessandro Dell’Acqua resta un designer capace di stupire e di veicolare al suo pubblico un messaggio da non sottovalutare: non accontentatevi, cambiate le regole e abbiate sempre il coraggio di romperle se è per creare qualcosa di migliore.

 

di Gloria Lo Bue

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