Missoni: la famiglia più colorata della moda

Missoni

Uno dei marchi di moda e design più conosciuti e amati al mondo. Missoni nasce negli anni ‘60 e da allora porta i propri colori e il put-together nel mondo.

Unicità

«Missoni è arte trasformata in capo d’abbigliamento». È così che viene descritto il brand all’inizio del video commemorativo Being Missoni. Quest’anno alla Milano Digital Fashion Week nessuna sfilata coloratissima, solo un video-tributo per i 65 anni della casa di moda. L’accento è posto sul marchio di fabbrica di Missoni: la famiglia. Il sottotitolo è: memorie dal futuro. Un video carico di commoventi ricordi di una coppia di visionari quali Rosita e Ottavio Missoni hanno dimostrato di essere. I due hanno saputo guardare al futuro sin dal primo modello disegnato.

Il pattern, i colori, la gioiosità sono tutte cose che i coniugi Missoni sin dalla fine degli anni ‘50 hanno impiantato nel brand. Ottavio è stato il primo a creare il celebre mix di colori. Da daltonico, infatti, metteva insieme nuances che nella sua ottica stavano bene insieme. Ed è riuscito a farle stare bene davvero. Il marchio di fabbrica sono diventati il blu, il verde, l’arancione, il marrone su stampe scozzesi o a zig-zag. È così che è nato il put together, definito: «Paesaggi fantastici fatti di pezzetti di maglia». Il tutto per creare l’essenza inimitabile e senza tempo che descrive Missoni. «Ne abbiamo fatte di tutti i colori!» ammette ridendo Rosita.

Azienda «casa e bottega»

«Siamo sempre stati un’azienda casa e bottega, con tutti i bambini che correvano di qua e di là» spiega Rosita Missoni. E in effetti l’essenza del brand è proprio la famiglia. E il loro scopo è quello di raccontare la propria storia fatta di generazioni a confronto. Ci sono i tre figli Angela, Vittorio e Luca che sono cresciuti respirando l’allure Missoni.

E l’hanno fatta respirare a loro volta ai figli. Ma nonostante si parli di un’azienda di moda conosciuta a livello mondiale, la dolcezza con cui si raccontano è propria di una famiglia. Nel video vengono narrati aneddoti e si ripetono le battute del fondatore e pilastro Ottavio. La quotidianità e la semplicità sono la prima cosa che si percepisce sotto le stampe e il multicolor.

A tessere le lodi di Missoni ci pensano Edward Enninful, editor-in-chief di British Vogue, Mariuccia Casadio, Tim Banks e molti altri. Tutti lo definiscono radicale, rivoluzionario, impegnato. Lo è stato sin dagli albori e continua ad esserlo. Da quando Angela ha preso in mano la direzione creativa nel 1997, ha sempre cercato di mantenere la linea imposta dai suoi genitori. «I miei genitori hanno inventato una lingua, io mi sento come se avessi aggiornato il lessico».

E in effetti è stata proprio lei a riportare in auge il put together inventato dal padre. Impegnandosi anche a lasciare il suo segno, si è dimostrata attiva anche dal punto di vista sociale. Un esempio furono i Pussyhat del 2017, indossati sulla passerella in onore della Women’s March. Nel 2018 è subentrata anche la figlia Margherita, direttrice creativa della linea MMissoni. Un brand a conduzione famigliare portato avanti da tre generazioni che si sono passate a turno il testimone e che dichiarano: «La famiglia è uno stile di vita

 

di Annastella Versace

Lascia un commento

Your email address will not be published.