L’uomo che verrà

Silhouette pulite, tessuti ultraleggeri e colori sahariani. Comuni denominatori dell’uomo della prossima primavera/estate che Bottega Veneta interpreta con pantaloni affusolati, spalle strette e colli in piedi o alla coreana. La semplicità delle forme contrapposta alla sovrapposizione dei tessuti con disegni geometrici e lavorazioni patchwork. La raffinatezza della tuta sartoriale contrapposta alla grinta dei capi in pelle. Un’eleganza effimera che accompagna anche gli oufit proposti da Corneliani:  abiti destrutturati in lino e in canapa di Manila, una nuova fibra vegetale, leggerissimi come la giacca sahariana di 140 grammi. Un uomo rilassato con maglia lavorata ai ferri, pantaloni a vita bassa e trench in seta impermeabile. I colori bianco, beige e sabbia. Nota di merito alla collezione di Neil Barrett, coraggiosa e originale, che rivisita le classiche stampe invernali come il principe di Galles, lo spigato, il pied de poule come fossero fuori fuoco, pixelati. Protagonista la pelle nera – anche nei sandali – ma anche il bomber senza maniche. Un minimalismo sportivo anima, invece, le proposte di Pringles of Scotland che si traducono in pull mélange, in bermuda e giubbini in tessuto tecnico, fino alle scarpe metà boots in pelle nera, metà sneakers con suola ultra colorata.

Fabiana Parisi

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