L’intramontabile RSVP pochette di Etro

Etro

Etro e il successo della pochette RSVP

In occasione della Milano Fashion Week 2020, il brand italiano Etro ha presentato la nuova versione della RSVP pochette. La borsa si ispira a un’originalissima idea progettata l’anno passato dalla stessa maison italiana per la sfilata Autunno/Inverno 2019. L’accessorio infatti fu realizzato originariamente per diventare l’esclusivo invito con cui partecipare alla sfilata.

La pochette RSVP di Etro si reinventa

Questa fantastica creazione, già dalla sua prima apparizione nel 2019, non ha mancato di far parlare di sé sui social network. A seguito di questo suo grande successo, Etro ha deciso di mettere la pochette in vendita come limited edition, ed inoltre quest’anno ha voluto realizzare una versione del tutto nuova e originale dell’accessorio. A differenza del primo esordio della creazione, caratterizzato dall’iconica tela Paisley resinata, la nuova alternativa risulta essere più elegante e preziosa al tempo stesso.

È stata infatti realizzata totalmente in pelle Margot nera, ovvero una pelle di vitello vegetalizzato contraddistinta dall’emblematico disegno cashmere impresso a fuoco. La particolare pelle nera che è stata utilizzata si ispira ai tradizionali motivi che caratterizzano le selle equestri della cultura argentina, dove lo stilista italiano fece un viaggio negli anni Settanta, ed è ormai da anni divenuto uno dei materiali distintivi e più richiesti delle creazioni di Etro.

Funzionalità, esclusività e personalizzazione

Questo esclusivo accessorio firmato Etro ha avuto ancora una volta molto successo. È facilmente abbinabile a qualsiasi outfit e capace di donare un tocco chic e glamour a ogni look. Nonostante sia una limited edition, non presenta un prezzo eccessivamente elevato, e per questo motivo è perfetto anche come idea per un regalo personale a una persona cara. Il fashion brand infatti, così come per la versione in tela Paisley, offre la possibilità ai propri clienti di personalizzare la pochette facendo incidere le proprie iniziali nei toni dell’oro.

 

di Martina Girola

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