Lady Art #2: la Lady Dior si trasforma in un’opera d’arte

Creata nel 1994 dagli artigiani della maison Dior, la Chouchou venne ribattezzata due anni più tardi come Lady Dior in onore di Diana Spencer, la principessa che rese questa it bag una vera e propria icona del mondo della moda abbinandola ai suoi impeccabili tailleur che spaziavano dal classico grigio a nuance forti, come il rosso e l’ocra.

Nei suoi 23 anni di storia, numerose sono state le versioni in cui è stata declinata, non facendole mai perdere due elementi che da sempre la contraddistinguono: le impunture cannage, che compongono il motivo caratteristico della Maison, e il prezioso charm con lettering Dior.

Ma è dall’incontro con l’arte che la Lady Dior ha raggiunto il sublime, trasformandosi in un vero e proprio capolavoro, non solo di artigianalità. L’anno scorso infatti, Dior ha lanciato una collaborazione con sette artisti di fama internazionale, chiamati a reinventare la celebre it bag. Quest’anno, la Maison ha deciso di riproporre il progetto con dieci nuovi artisti, che, attingendo dai loro universi creativi, hanno dato vita ad una Limited Edition unica nel suo genere.

Dior Lady Art fa il suo ritorno attraverso la reinterpretazione eccezionale dell’estro creativo di Lee Bul, John Giorno, Hong Hao, Friedrich Kunath, Namsa Leuba, Betty Mariani, Jamilla Okubo, Jack Pierson, Spencer Sweeney e David Wiseman. Tutto, dalla scelta dei materiali alla misura, dal colore ai ricami, è stato adattato alla visione di ogni singolo artista.

Il fatto che ognuno di questi talenti abbia cercato di trasferire il proprio universo artistico nella Lady Dior non è solo di evidente interesse estetico: ogni pezzo rappresenta anche una vera e propria sfida artigianale lanciata ai laboratori della Casa di Moda francese. L’arte grezza di Spencer Sweeney, i ricami sovrapposti di Hong Hao, la borsa a specchio di Lee Bul o gli slogan incisivi di John Giorno…dei veri e propri oggetti da museo in Edizione Limitata!

di Diletta Mazzotta

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