Il surrealismo in un capospalla

 

La stilista Chiara Boni ha seguito e istruito i ragazzi del secondo anno del corso di Design della Moda per tutto il semestre ottenendo un lavoro accurato e particolare.

Alla base del lavoro troviamo le forme settecentesche, con le quali si è creata una corrispondenza tra storia e arte, creando un capospalla contemporaneo.

L’ispirazione è il surrealismo, le forme confuse, i quadri particolari e apparentemente irrazionali di René Magritte e Salvador Dalì.

Dallo studio delle forme moderne e dei tessuti si è riusciti a ottenere un effetto che possa ricordare l’illusionismo: una moltitudine di triangoli adesivi disegnati, tagliati e applicati su tutto il tessuto che, grazie alla loro pesantezza e alla loro precisa disposizione, garantisce un effetto strabiliante: quando si piega o semplicemente si muove il tessuto, esso segue le linee dei lati dei triangoli, creando un effetto ottico e tattile particolare.

Per la realizzazione del capospalla è stata scelta una contrapposizione di colori, uno chiaro, su cui sono applicati i triangoli, e uno scuro, liscio e lucido.

Il tessuto scelto è il nylon: è grazie alle sue proprietà che si è riusciti ad ottenere l’effetto desiderato.

Grazie ai consigli della stilista, dopo l’approvazione del disegno del capo, lo studio del cartamodello e l’assemblaggio del tessuto il risultato è proprio quello ricercato: un soprabito primaverile che richiama le linee eleganti settecentesche, ma che risulta estremamente moderno, quasi a richiamare un’impronta futurista.

Il tutto è stato presentato con tavole di presentazione a tema, e uno shooting fotografico tenuto dagli studenti stessi.

Il cammino percorso dagli studenti del Politecnico è stato complesso e articolato, ma il risultato è ben chiaro. Sarà grazie all’aiuto e ai consigli dati loro da Chiara Boni?

 

 

di (Alba Marina Belpietro)

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