Haute Couture Parigi: sfila la moda “elitaria”

Era il lontano 1858 quando l’inglese Charles Frederick Worth iniziò a lavorare a Parigi alla corte di Napoleone III, creando abiti unici per la moglie Eugenia de Montijo. Charles fu il pioniere della Moda com la M maiuscola, diventò il primo couturier  creando contemporaneamente un concetto che differiva dall’usuale: l’unicità dell’abito; di lì in poi le donne della borghesia francese erano solite andare negli atelier dei Signori Stilisti per poter indossare abiti preziosi e irripetibili.

E’ solo negli anni Quaranta che nasce negli Stati Uniti il concetto di prêt à porter che ci accompagna nella quotidianità, soprattutto per la facilità e la versatilità con cui lo si indossa. Oggi la moda è avanguardia, sociale e a volte anche politica; la moda unisce e divide, piace o non piace; l’unica certezza però è che qualsiasi donna al mondo vorrebbe indossare un abito Haute Couture.

Chi non avrebbe voluto essere Nicole Kidman, alla cerimonia degli Oscar, con indosso un favoloso Christian Dior (Haute Couture 1997) o Anne Hathaway in uno splendido Givenchy (Haute Couture 2012)? L’elenco delle star che hanno vestito questi “abiti gioiello” è infinito. L’alta moda è sicuramente elitaria, stravagante, estrosa, unica e senza tempo; non esiste tendenza che ne regga il confronto.

Lussuosi e principeschi sono gli abiti creati dal genio degli stilisti, contraddistinti da un’eterea maestria. Ed è proprio questo il periodo adatto per sognare di diventare principesse imbastite di tessuti pregiati e ricami preziosi; dall’1 al 5 luglio Parigi ospiterà l’usuale kermesse dell’Haute Couture.

Dior, Giambattista Valli, Givenchy, Alexandre Vauthier, Chanel, Maison Margiela, Giorgio Armani sono solo alcune delle maison che sfileranno e grazie alle quali le calde giornate parigine tipiche della stagione si trasformeranno in un sogno ad occhi aperti. La Capitale è pronta ad accogliere star e ospiti elitari di tutto il mondo offrendo loro giorni di magia tangibile e suggestiva seduzione; saranno 5 giorni di inno alla femminilità e “al talento” che contraddistingue i diversi brand.

A noi non resta che sognare ad occhi aperti!

di Annamaria Aufiero

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