Il trasformismo esotico di Giorgio Armani

Giorgio Armani

La Primavera/Estate 2020 di Giorgio Armani

Simmetrico e minimale, Giorgio Armani apre il suo show Primavera/Estate 2020 con quello che è il suo colore, il greige, e lo fa giocare in casa, su un completo giacca-pantalone dai tagli classici e giacca a doppio petto. Seguono completi greige destrutturati e scomposti che sembrano in trasformazione. Di trasformismo si tratta, in un gentile percorso visivo che ha del terreno e dell’ancestrale insieme. Armani disegna uno stile cittadino, discreto e formale, con percettibili influenze esotiche. Fanno il loro ingresso i Viola, le camicie si allungano fino al ginocchio, sopra i pantaloni come se fossimo in India e lo fanno su scarpe basse: tutto perfettamente coerente.

Il trasformismo della donna Armani

Non passa inosservato il ritorno de La Prima, borsa lanciata da Giorgio Armani nel 1995, emblema del perfetto equilibrio tra maschile e femminile.
Gli orecchini e le collane sono enormi ed esagerati; i capelli raccolti, insieme con l’esotico sembran lasciar spazio ad un più sommesso e orientale disegno con stampe, tagli e alti colli alla coreana. All’improvviso giunge l’ennesima trasformazione di questa donna Armani, che sembra scegliere armature dove le spalle sono esasperate, alte e ampie in tessuto strutturato. Impeccabile e bello il tailleur giacca-pantalone di cangiante smeraldo e con giacca damascata, rasenta la perfezione.

Gonne lunghe e ampi vestiti dalle educate trasparenze, morbide e leggiadre consistenze rilassano l’andatura di una donna elegante. Rosa e bianchi illuminano la passerella accompagnati da collane amuleto. Grandi orecchini e enormi manti di piume conferiscono a questa donna qualcosa di sciamanico e ancestrale.

Racchiuse nell’ultima uscita, la sapienza, l’eleganza e la semplicità di Giorgio Armani. Un lungo abito stile impero racchiude le sfumature del greige, bianco e rosa – tonalità dell’intero show – e sembra riflettere la luce. Preceduto da abiti color pastello e splendenti, vedono ancora le donne circondate da manti di organza che sembrano sancire la trasformazione: questa donna nata come terrena ha raggiunto l’apice diventando divina.

È di certo compito reale quello di avere connessioni con il divino e soddisfarne il colore nelle fogge, e in questo senso Re Giorgio ha parlato.

 

di Camilla Stella

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