Emporio Armani Boarding, la Fashion Week in transito a Linate

Armani

Gentili passeggeri, welcome on board! Per questa edizione della Milano Fashion Week Giorgio Armani sceglie la location più eccentrica dove far sfilare la collezione Uomo e Donna SS 2019 di Emporio Armani: l’Aeroporto di Linate.

Emporio Armani Boarding

Atterrati all’aeroporto della città della moda, si è accolti da un “Welcome!” firmato Emporio Armani. «L’aeroporto è un luogo dal grande potere simbolico: senza barriere, rappresenta l’apertura verso l’esterno, verso il mondo. Mi piaceva l’idea di organizzare l’evento proprio nello stesso hangar sul quale dal 1996 campeggia la scritta Emporio Armani, sormontata dall’inconfondibile logo dell’aquila: un’immagine iconica che accompagna e accoglie le migliaia di viaggiatori in partenza o in arrivo in città. È uno spazio perfetto per Emporio Armani, che possiede uno spirito intraprendente e libero e che riafferma così la propria essenza, con il suo linguaggio contemporaneo», dice Giorgio Armani. Una volta superati check-in e controlli di sicurezza, Emporio Armani decolla a Linate. 2300 invitati, emblema dello spirito democratico del brand. Una maxi sfilata, evento che ha coinvolto oltre a molti personaggi famosi anche il cantante di fama internazionale Robbie Williams.

I look in passerella

Lo stile è glamour sportivo sia per lui che per lei. Ce n’è per tutti i gusti: bermuda e shorts o pantaloni lunghi e fluidi. Un veloce susseguirsi di innumerevoli sfumature di grigio e colori neon, in aggiunta paillettes e lustrini per un tocco di divertimento estivo. Tessuti impermeabili si alternano a giochi di trasparenze ardite. Stoffe leggere, quasi impercettibili, creano un effetto di vedo non vedo. I volumi morbidi rendono i completi strutturati impalpabili. Altro protagonista, il blu: pantaloni, giacche, tute e impermeabili in tutte le nuances, dal denim al blu elettrico. Verde acido, blu elettrico e fucsia sfilano insieme a grigio ghiaccio e color ardesia. Paillette e chiffon si alternano a PVC e nylon. Solo Re Giorgio sa rendere così armoniosi i contrasti.

 

di Marta Valle

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