Arte, Moda, Primavera: Viktor&Rolf SS 2015

Il sole si fa strada tra le nuvole, il vento è più leggero, gli alberi sono più verdi, le giornate più lunghe. Sì, è marzo. Sì, l’inverno sta finendo e ancora sì, c’è profumo nell’aria di cambio dell’armadio.

Non si può quindi non parlare di cosa si indosserà in questa primavera 2015 che è –diciamolo sottovoce– alle porte. Sembra proprio che la moda e l’arte vadano di pari passo quest’anno (sì, qui a Milano stiamo anche per dare il benvenuto al Fuori Salone, oltre che alla bella stagione), quindi pittori e stilisti in un’unica combinazione di colore, quadri e vestiti come se fossero un tutt’uno, senza intravederne i confini.

Una collezione che rappresenta tutto questo, presentata lo scorso anno a Parigi, è la Viktor&Rolf Spring/Summer 2015 Haute Couture; ispirata nientemeno che dalla pittura di Vincent Van Gogh, specialmente dai suoi paesaggi rurali, dalla sua natura, dalla sua countryside. Nella collezione c’è l’energia tipica del suo lavoro, ma più di tutto è presente un inno alla vita che si rinnova, al ciclo che continua. Fiori ovunque, grandi e assoluti protagonisti: simbolo di tutto ciò che rinasce in Primavera.

Il clima rurale dà vita a baby-doll dresses strutturati, a cappelli di paglia e infradito. I volumi grafici, a corolla, asimmetrici, si combinano a elementi organici, creando un effetto frizzantee raffinato. Le spalle sono sottili e il fondo dei vestiti è ampio, ornato da fiori che emergono in primo piano e fuggono dalla superficie del tessuto, dando l’impressione che il dipinto esca dalla sua cornice.

I cappelli – scultura, con paglia, giunchi e spighe, sono maestosi e si intrecciano agli abiti, anch’essi ricchi di applicazioni, facendo perdere la percezione di dove finisca uno e inizi l’altro. Le lunghezze dei vestiti sono esclusivamente mini e i colori sono vibranti, ottenuti con un particolare metodo di tintura batik inspired.

“I put my heart and soul in my work and I have lost my mind in the process”

                                                                                                                                                 Vincent Van Gogh

di Erika Cioffi

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