NON TI MUOVERE,due destini che si incontrano

 

Un uomo, un bravo medico, sposato con una donna che lo ama si ritrova bloccato in un sobborgo romano, il caldo lo devasta e si rinfresca con l’unica bevanda gelata servita dal bar vicino, la vodka ed ubriaco violenta un donna di origini albanesi. Con cattiveria e rabbia abusa di lei preso dall’alcol ma anche da una forza intrinseca che lo domina e lo rende schiavo, è il rifiuto che il suo inconscio ha per la sua stessa condizione di altoborghese dalla vita languida e vuota. Torna a casa e medita, afflitto dal senso di colpa, su ciò che ha fatto quella sera. Un’azione terribile, lontana da lui e dalla sua essenza, eppure… il ricordo di quel rapporto così intenso lo continua a far sentire vivo.

“Voglio trovare un senso a questa sera , anche se questa sera un senso non ce l’ha…”

Quell’uomo non riesce a dimenticare, non dimentica ciò che è accaduto e decide di tornare da lei, da quella donna per confessargli tutto il suo pentimento, ma quella solita forza interiore si ripresenta e lo spinge ad una nuova violenza, ad una nuova sopraffazione fatta di strette, schiaffi, gemiti e baci. Queste stesse immagini continuano a ripetersi e ad infangare il suo candido quadro di esistenza perfetta. La sua vita ora ruota attorno al desiderio di quella passione proibita, di quella passione sbagliata di quella violenza insensata.

 “Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l’ha…”

Quest’uomo, abuso dopo abuso sente crescere in lui un’emozione forte e sincera, un sentimento prezioso che vorrebbe covare al sicuro da sguardi indiscreti, tenerlo nascosto tutto per se, gelosamente.

La violentata e il suo carnefice si innamorano e la loro passione è tanto forte, autentica, primordiale, proprio come quei rapporti animaleschi che li univano.  Ciò che li lega ora non è più mero sesso, ma un sentimento forte e vivo che spinge il bravo medico a voler costruire una storia d’amore con la sua nuova donna. Una donna che sente davvero sua, un suo possesso, un suo gingillo dal valore inestimabile.

“Voglio trovare un senso a questa storia , anche se questa storia un senso non ce l’ha…”

L’uomo e la sua donna hanno creato qualcosa di nuovo, da un malore improvviso della ragazza i due vengono informati di una inaspettata gravidanza. Il panico devasta il bravo medico che spaventato spinge la donna ad abortire, ma poi capisce di nutrire una immensa voglia di mettere al mondo un bambino che fosse solo loro, un bambino nato da una passione generatrice indistruttibile.

“Voglio trovare un senso a questa voglia, anche se questa voglia un senso non ce l’ha…”

Il medico innamorato e felice viene a conoscenza di una seconda gravidanza, quella di sua moglie. Devastato dalla presa di coscienza che non può più lasciare la coniuge per ricrearsi una vita con quella che è stata la sua vittima ed amante, sparisce. La donna, subisce un’ulteriore violenza, questa volta psicologica, capisce che il suo uomo-padrone l’ha resa nuovamente vittima e decide di abortire con l’aiuto degli zingari.

Lui, il bravo medico, ritorna, ma è oramai troppo tardi… troppo tardi per salvare la vita del suo bambino e quella della sua amata.

Una storia straordinariamente commovente  quella raccontata nel film Non ti muovere, tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini, autrice di molte delle storie che hanno ispirato suo marito, il regista Sergio Castellitto.

Una vicenda complessa ricca di emozioni, scandagliata da un ritmo eterogeneo che ci trattiene incollati allo schermo e ci procura emozioni piacevoli e morse al cuore strazianti. Tantissimi i premi vinti da questa pellicola tra cui un riconoscimento speciale ad una straordinaria Penelope Cruz, nota al mondo per la sua interpretazione interamente recitata in italiano che ha spinto molti critici a definirla la nuova Anna Magnani del nostro cinema. Un applauso anche a Vasco Rossi per la canzone Un Senso che ha musicalmente interpretato gli stati d’animo di quello stupratore, di quell’uomo, di quel medico, di quel sincero amante che pur non avendo un senso ha continuato a trattenere nel suo cuore quella storia d’amore impossibile ed indimenticabile.

 

di (Giulia Betti)

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